"Eravamo cinque fotografi, a circa trenta metri di distanza, lui era in mezzo a duecento persone", ha detto a Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1. Il servizio non era posato ma, ha spiegato il fotografo, "immagino che lui sapesse che eravamo dietro a gli alberi a fare le foto, ma credo che sapesse solo questo, perché ormai è abituato alla nostra presenza"
Ma il fotografo che ha scattato il servizio poi pubblicato sul settimanale di Alfonso Signorini ha spiegato che,a suo parere, Di Maio non sarebbe stato del tutto ignaro della presenza dei paparazzi: “Eravamo cinque fotografi, a circa trenta metri di distanza, lui era in mezzo a duecento persone“, ha detto a Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1. Il servizio non era posato ma, ha spiegato il fotografo, “immagino che lui sapesse che eravamo dietro a gli alberi a fare le foto, ma credo che sapesse solo questo, perché ormai è abituato alla nostra presenza”. I fotografi, ha poi proseguito il paparazzo, non sapevano che sarebbe andato al parco: “Non sapevamo che sarebbe andato al parco, lo abbiamo seguito da casa sua, poi alla Galleria Borghese e fino alla villa, il tutto è successo domenica scorsa. Il tutto è durato circa quattro ore e avrò scattato cinquecento foto”.