Cronaca

Roma, calci e pugni contro immigrati: banda di minorenni terrorizzava le persone sul bus. Il video del pestaggio razzista

Si presentavano in gruppo per accerchiare la loro preda e, dopo averla insultata con frasi di stampo razzista, scattava l’aggressione con calci, pugni e ginocchiate. È il modus operandi della “banda del bus”, due romani di 16 e 17 anni e un cittadino romeno di 16 anni residente a Roma, tutti studenti e con precedenti, che dall’inizio di marzo scorso era diventata il terrore dei cittadini stranieri della zona di Tor Bella Monaca.
I minorenni sono stati identificati dai carabinieri dopo giorni di indagini scattate a seguito del violento pestaggio subìto la sera del 13 marzo scorso da un cittadino del Bangladesh di 41 anni. L’uomo stava viaggiando a bordo di un bus della linea 056 quando è stato affrontato, senza alcun motivo, dai tre ragazzini che dopo averlo apostrofato con frasi razziste, lo hanno violentemente aggredito procurandogli la rottura del setto nasale e 20 giorni di prognosi, per poi scappare una volta raggiunta la fermata Prenestina-Cervinara.

Tutta la scena è stata carpita dalle telecamere di sorveglianza installate sul bus, grazie alle quali, dopo la denuncia della vittima, i carabinieri sono riusciti a stringere il cerchio nei confronti dei tre responsabili. Inoltre, nel corso degli accertamenti svolti dai carabinieri, è emerso che gli stessi tre giovani, dall’inizio di marzo scorso, si sono resi responsabili di altre tre aggressioni, scattate sempre a bordo di autobus, nei confronti di altri due cittadini del Bangladesh di 25 e 34 anni e di un cittadino indiano di 32 anni, e in uno dei casi citati anche di una tentata rapina.
La procura per i minorenni, che ha richiesto e ottenuto dal gip la misura cautelare, ha emesso nei confronti del romano di 16 anni e del coetaneo romeno un’ordinanza applicativa del collocamento in comunità, il terzo complice è stato, invece, denunciato a piede libero. Dovranno rispondere tutti di tentata rapina in concorso e lesioni aggravate dalla discriminazione razziale.