Capitoli

  1. Decretone, via libera del Senato: 150 sì. Reddito e quota 100 diventano legge. Schede – Cosa prevede il testo definitivo
  2. Pagina 1
  3. Pagina 2
  4. Pagina 3
Politica

Decretone, via libera del Senato: 150 sì. Reddito e quota 100 diventano legge. Schede – Cosa prevede il testo definitivo

Il Senato ha approvato il decretone su reddito di cittadinanza e quota 100 con 150 sì, 107 no e 7 astenuti. Il provvedimento, in terza lettura, termina così il suo iter parlamentare e con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale diventerà legge. Al voto definitivo dell’Aula di Palazzo Madama ha assistito anche il premier Giuseppe Conte, che ha commentato su Twitter:”E’ un giorno importante per l’Italia. Reddito e quota 100 sono a tutti gli effetti realtà. Grazie alle due misure qualificanti del nostro contratto di Governo diamo speranza e dignità a milioni di italiani. Un’altra promessa mantenuta”.

Il decreto legge ‘Disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni’ arriva così al traguardo nella sua versione definitiva. Con il dl vengono definite le due misure più importanti per il governo gialloverde, annunciate nella legge di bilancio 2019. Il sostegno per combattere la povertà ha l’obiettivo di aiutare 1,3 milioni di famiglie (compresi gli over 67 che dovranno presentare domanda per la pensione di cittadinanza). Dal 6 marzo, giorno in cui sono aperte le ‘iscrizioni’ alle Poste, sono oltre 600mila le domande presentate. Il primo assegno dovrebbe essere quello relativo al mese di aprile e quindi sarà erogato a maggio. Con l’entrata in vigore del reddito di cittadinanza a partire dal secondo trimestre, per quest’anno si stima una spesa di 5,9 miliardi, che a regime diventeranno 7,8 miliardi.

Quota 100 introduce invece l’opportunità di andare in pensione raggiunti i 62 anni, con 38 anni di contributi: rappresenta il primo passo di un’annunciata riforma complessiva del sistema previdenziale. Il costo dell’operazione è stimato in circa 5 miliardi di euro per quest’anno e la finestra resterà aperta per 3 anni. Le domande già presentate all’Inps sono arrivate a circa 100mila.