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Termini Imerese, si dimette il sindaco Giunta. È indagato per voto di scambio e peculato

Ha ricevuto un avviso di garanzia nell'inchiesta su un sistema basato su favori e promesse di posti di lavoro in cambio di voti. Lui: "Ho la coscienza a posto. Sono certo di dimostrare la mia estraneità dei fatti contestati"

Il sindaco di Termini Imerese Francesco Giunta, eletto nel 2017 in una lista civica di centrodestra, si è dimesso dopo la notizia della chiusura indagini a carico suo e di altre 95 persone per voto di scambio alle elezioni regionali e comunali di due anni fa. Giunta è indagato anche per peculato in relazione a un presunto uso privato dell’auto di servizio del Comune. Un nuovo colpo per la città dopo gli arresti dei vertici della Blutec, la società che ha rilevato l’ex stabilimento Fiat.

“Come sapete nei giorni scorsi ho ricevuto insieme a 96 persone un avviso di garanzia. Ad oggi non ho avuto il tempo di acquisire la documentazione. Ho la coscienza a posto. Sono certo di dimostrare la mia estraneità dei fatti contestati”, ha detto annunciando le sue dimissioni nel corso di una diretta Facebook. “E mi sono dimesso con grande dolore visto che stavamo ottenendo ottimi risultati. Ma l’ho fatto perché così riuscirò meglio a difendermi da una serie di attacchi personali violenti di questi ultimi giorni. Devo ringraziare tutti gli assessori, i consiglieri comunali i dipendenti comunali per il lavoro svolto. Ho grandissimo rispetto per la magistratura sia quella inquirente che giudicante. Non è una frase fatta. Sono avvocato e tornerò a fare l’avvocato. Non sono mai stato duro negli attacchi”.