Politica

Tav, De Luca: “Clausola dissolvenza? A sentire i grillini pare un’operazione alla Giucas Casella. Governo sembra pollaio”

Governo M5s-Lega? Ci mancavano pure i cinesi e siamo al completo. Se volessimo valutare la situazione nazionale, facendo finta di essere un Paese normale con un atto di astrazione, non so quali parole al di là del codice penale potremmo utilizzare. Che dobbiamo dire?”. Sono le parole del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, sul caso Italia-Cina, nel corso del suo consueto appuntamento settimanale su Lira Tv.

E aggiunge: “Non c’è una giornata di questo benedetto Paese che non passi indenne dall’assalto gialloverde. Veramente non ci sono parole. Un osservatore straniero avrà avuto tanti di quei traumi che guarda all’Italia davvero con angoscia. Ma dico io: abbiamo mesi di preparazione diplomatica in relazione all’investimento cinese sulla via della Seta. Prima di fare questo pollaio non potevate chiudervi un una stanza, presidente del Consiglio, vicepresidenti del Consiglio con assistenti, infermieri e accompagnatori per definire una posizione unitaria di governo? – continua – Poi andavate da Mattarella per avere una opinione autorevole e la finivamo lì. Dopo mesi di dibattito, invece, alla vigilia della visita del presidente cinese in Italia noi stiamo a fare ammuina. Meno male che i cinesi sono pazienti, hanno una civiltà ultramillenaria, ci guardano con grande tenerezza e non si impressioneranno. Per il resto, l’Italia sta dando un’immagine da piccolo Paese“.

De Luca menziona la vicenda Tav: “I grillini hanno esultato sulla Tav perché, dicono loro, sono partiti i bandi, però c’è la clausola di dissolvenza. E che è ‘sta clausola di dissolvenza? Nella loro versione sembra una operazione alla Giucas Casella. Che si dissolve? Non si dissolve niente. In Italia non si chiama così, ma è denominata ‘prequalifica’. Cioè si invitano gli imprenditori a una manifestazione di interesse, per verificare se le imprese hanno titolo a partecipare a quella gara”.

Il politico dem ribadisce la necessità di realizzare opere strategiche e di fare, contemporaneamente, manutenzione: “Così si ragiona nei Paesi normali, ma noi normali non siamo. Abbiamo oggi, sulla scena europea e mondiale, credibilità zero. Uno che avesse avuto voglia di investire in Italia, dopo queste prove di buon governo, avrà sicuramente deciso di scappare in Groenlandia. In Italia non metterà più piede di sicuro”.

De Luca, infine, ironizza sui “navigator” e sulla quota 100: “Quando ho sentito per la prima volta la parola ‘navigator’, ho avuto i brividi. Che roba sono questi navigator? Erano partiti con l’idea di assumere 6mila navigator, adesso sono ridotti già a 3mila. Chi li deve assumere? Non si sa. Chi li paga? Non si sa. Che fine faranno? Non si sa. Che devono fare?”.
E chiosa: “Su quota 100 mi è stato spiegato che ci sono molti che si candidano per andarsene prima in pensione, ma non si sono ancora licenziati e continuano a lavorare, perché non si fidano del risultato finale e non hanno ancora capito quanto perderanno nella pensione. In genere, si perderanno 200 euro nella pensione. E quindi abbiamo migliaia di persone che hanno fatto la domanda per quota 100, ma continuano a lavorare. Oggi,insomma, non c’è al mondo un Paese così ricco di fantasia, di creatività, di navigatori, di esploratori. Di varia umanità, diciamo così”.