Tecnologia

Lockheed Martin userà i satelliti per connettersi da aree remote e disastrate

Un giorno si potrà mantenere la connettività di voce e dati nelle aree colpite da disastri ambientali, o permettere di comunicare negli oceani e nelle aree remote usando normali smartphone. Lockheed Martin sta sviluppando una tecnologia che sfrutta i satelliti e i dispositivi portatili.

Sulla Terra ci sono molte aree remote in cui non c’è connessione di rete, compresi gli oceani, alcuni poli di ricerca scientifica lontani dai centri abitati. Anche dove la connessione di solito c’è, in caso di disastri ambientali smette di funzionare, mentre sarebbe importantissima per individuare persone disperse e coordinare i soccorsi. Attualmente si rimedia con costosissime connessioni satellitari, inavvicinabili per le persone comuni. Presto potrebbero esserci novità grazie al lavoro di Lockheed Martin.

L’azienda statunitense sta lavorando alla cosiddetta LTE-over-satellite, una nuova tecnologia che prevede l’impiego di hotspot a terra e sui satelliti, che permettono di comunicare tramite il diffuso standard LTE, supportato nel mondo circa un terzo (35,7%) degli smartphone. In altre parole, l’LTE-over-satellite consentirebbe potenzialmente di tornare a disporre di servizi voce e di connettività con gli apparecchi esistenti. I ricevitori possono essere montati su veicoli, camion e anche navi, in modo da ristabilire le comunicazioni dove si sono verificati uragani, incendi, terremoti, alluvioni o eruzioni vulcaniche.

Immagine: Depositphotos

 

È uno dei primi progetti in tal senso, anche se al momento non è ancora operativo e la tempistica di implementazione non è stata comunicata. Tuttavia, è interessante perché in tante situazioni sarebbe il modo più efficace e semplice per collegare di nuovo alla rete i normali smartphone. Maria Demaree, vicepresidente e general manager di Mission Solutions presso Lockheed Martin Space, spiega che “quando un disastro colpisce, le reti di telefonia cellulare spesso smettono di funzionare, sia a causa dell’evento che del volume di traffico. È importante avere nuovi modi per connettere famiglie e primi soccorritori con le persone che altrimenti sarebbero tagliate fuori dai contatti”.

Stazione di Port Lockroy Antartico – Foto: Depositphotos

 

Senza per forza chiamare in causa le emergenze, questa tecnologia sarebbe di grande aiuto anche a pescatori, marinai, minatori e ricercatori, che potrebbero disporre di una soluzione per comunicare facile da usare e a basso costo.