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Sfera Ebbasta dopo Corinaldo e l’esclusione da The Voice le canta a tutti: “Qua tutti puntano il dito perché fumo, perché bevo e spendo sto cash”

Il trapper è nell'occhio del ciclone ormai da tre mesi, dopo i tragici fatti di Corinaldo in cui hanno perso la vita sei persone che lo aspettavano per uno show nel locale Lanterna Azzurra. Poi il veto per The Voice Of Italy e le continue critiche in rete. Ma Sfera Ebbasta non ci sta e risponde per le rime sul Web e con il singolo "Mademoiselle" già ai vertici delle classifiche

Senza dubbio Sfera Ebbasta, complice la tragedia di Corinaldo dello scorso dicembre ma non solo, è tra i protagonisti della scena trap italiana più criticati per ogni sua dichiarazione, recentemente è stato “epurato” da The Voice Of Italy e qualsiasi cosa dica o faccia finisce “sotto attacco”. Ma procediamo con ordine. Sfera Ebbasta con l’album “Rockstar” pubblicato il 19 gennaio 2018 e prodotto da Charlie Charles ottiene ben quattro Dischi di Platino (oltre 200mila copie vendute) e conquista di diritto un posto nell’olimpo della scena trap italiana.

Poi nella notte tra il 7 dicembre e l’8 dicembre 2018 cade su di lui l’ombra di una tragedia pesantissima. Nel locale Lanterna Azzurra di Corinaldo, nell’Anconetano, diversi giovanissimi tra i 15 e 17 anni (molti accompagnati dai genitori) aspettavano con ansia che apparisse il trapper. Era previsto infatti uno piccolo show Live. Sfera era atteso per le 22 ma dopo mezzanotte pare si trovasse ancora a Rimini per festeggiare il suo 26esimo compleanno. Poi accade qualcosa che cambierà la vita di molti, anche dell’artista.

Nel locale stipato all’inverosimile (si è parlato di “quasi 1400 biglietti venduti per una sala da 469 posti”) qualcuno spruzza uno spray al peperoncino, creando panico e paura. Tutta la platea si riversa verso le uscite di sicurezza, però molti vengono travolti. Nella calca perdono la vita sei persone tra i 14 e i 16 anni e una mamma di 39 anni. Una tragedia che forse si sarebbe potuta evitare se solo ci fosse stata più attenzione per la capienza e le misure di sicurezza.

Poi per Sfera succede anche altro. In molti iniziano a puntare il dito contro di lui, la platea mediatica si divide tra innocentisti e colpevolisti (molti i politici). Tra questi ultimi si inizia a far largo la schiera di chi vede nei suoi testi un inno alla sregolatezza e ci si chiede il perché tanti ragazzini idolatrino un personaggio del genere. C’è chi lo difende (da Salmo a Fedez), invitando ad analizzare i dettagli della tragedia, non solo le sue canzoni o il suo modus vivendi che nulla ha a che vedere con la tragedia.

Passano dieci giorni e Sfera Ebbasta pubblica il suo pensiero sui social: “Sono stati giorni di silenzio e riflessione, anche per me. Non è facile trovare le parole giuste, non esistono parole giuste per descrivere il dolore che questa tragedia ha creato. Tutto quello che è successo mi ha stravolto, sapere che tutte quelle persone erano lì per me, per divertirsi insieme a me, non mi dà pace. In questi giorni ne ho sentite di ogni, anche contro di me, ma non è mia intenzione esprimermi sulle cattiverie che ho dovuto ascoltare, purtroppo si commentano da sole. Tutto ciò che ho provato e che provo, tutto quello che sto facendo e che ho in mente di fare rimarrà privato. Porterò per sempre nel cuore e sulla mia pelle il ricordo di queste persone”.

Ma le polemiche non si placano: quando il 31 dicembre spunta un post sui social dell’artista con la frase “Tagga un artista che ha spaccato più di me nel 2018”, i media sono implacabili e lo accusano di essere insensibile. Passano le settimane e il nome di Sfera torna prepotente come uno dei possibili giudici della prossima edizione di “The Voice Of Italy“, targato RaiDue e presentato da Simona Ventura. Nulla da fare. Alla vigilia del servizio fotografico ufficiale il suo nome viene stoppato dall’amministratore delegato della Rai Fabrizio Salini. Il manager dell’artista, Shablo, entra a gamba tesa nella querelle dicendosi “intenzionato a prendere legittimi provvedimenti” a tutela del trapper nei confronti dei vertici Rai.

Sfera Ebbasta questa notte ha pubblicato un brano inedito, dal titolo “Mademoiselle”. Il significato del brano è tutto nelle dichiarazioni che il cantante aveva rilasciato qualche giorno prima pubblicando sui suoi social un lungo video: “Non ho mai detto niente, sono sempre stato zitto. Ho sempre cercato di fare il superiore e cercato di farmi scivolare addosso la cosa. Però noto che la situazione sta diventando veramente ridicola, tragica. Sono mesi che mi sveglio e ogni giorno trovo il mio nome su qualche giornale o telegiornale, in cui vengo diffamato gratuitamente. Vengono presi di mira i miei testi. Mi chiedo: in un Paese come l’Italia, in cui ci sono un miliardo di problemi, questi dove trovano il tempo per analizzare i miei testi? Ma quando mai? Quando mai ho detto che drogarsi è giusto? Quando mai ho detto fate questo piuttosto che quest’altro? Mai fatto. Io ho parlato di me stesso, ho parlato di quello che ho fatto io e che è stata la mia vita. E non mi sono nascosto dietro un dito, quello che dovevo dire l’ho detto”. E conclude: “Mi sembra ridicolo adesso puntare il dito contro di me e dire che Sfera è il demonio, che Sfera incita alla droga, che è un cattivo esempio per i ragazzini. Se i ragazzini, invece che perdere tutto il tempo per strada, si dedicassero alla musica, come ho fatto io, troverebbero di sicuro una strada alternativa. I ragazzini mi prendono come esempio non perché fumo le canne, ma perché ce l’ho fatta”.

Intanto la nuova canzone “Mademoiselle” è già sulla bocca dei fan. “Ti do il benvenuto in Italia, il Paese di chi non ci mette mai la faccia. Se tuo figlio spaccia è colpa di Sfera Ebbasta”, inizia cantando l’artista nel nuovo singolo. E ancora: “Qua tutti puntano il dito uh Mademoiselle, perché fumo perché bevo perché spendo sto cash”. Per poi concludere sottolienando di farsi scivolare di dosso tutte le critiche: “Non ci penso e faccio oh”.

Il risultato? Il singolo “Mademoiselle” è già in cima alle classifiche digitali e il 12 aprile parte da Conegliano (TV), un tour di quattro date di Live nei palazzetti. Insomma The show must go on.