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Pensa di perdere i capelli a causa dello stress, invece è stata avvelenata dalla muffa in casa

"Visto che i medici non riuscivano a trovare nulla, ho cominciato a pensare che fosse tutto nella mia testa. Non avevo mai sentito parlare prima di ora di micotossine, i cui valori nel mio sangue erano alle stelle", ha raccontato Emma Marshall, 29enne di Londra, al Mirror

Era convinta che la perdita dei capelli, le macchie su tutto il corpo e l’aumento di peso dipendessero dal troppo stress sul lavoro. Invece, Emma Marshall, 29enne di Londra, ha scoperto di essere stata avvelenata dalla muffa presente nella sua casa. È stata lei stessa a raccontare quanto accaduto al tabloid inglese Mirror: nel 2015 si era trasferita in un appartamento nella zona di Hackney, zona est della capitale britannica, e nel giro di un anno le sue condizioni di salute hanno iniziato a peggiorare. Tra i sintomi del suo malessere c’erano perdita della memoria, caduta dei capelli, aumento del peso, mal di testa e sfoghi cutanei.

Ho cominciato a soffrire di acne, esaurimento e dolori e dolori in tutto il corpo, ma ho pensato che fosse dovuto allo stress e al lavoro”, ha spiegato la 29enne. “Tutti mi dicevano che lavoravo troppo, che quei sintomi altro non erano che il risultato di stress e stanchezza”, ha aggiunto. Dopo le diverse visite dal medico di famiglia che non riusciva a identificare la causa dei suoi problemi, Emma ha deciso di rivolgersi ad uno specialista in medicina funzionale che le ha fatto una serie di esami da cui è emerso che aveva livelli elevati di micotossine (tossine naturali prodotte appunto dalla muffa) nel sangue. “Con quest’ultimo medico – ha detto ancora la giovane – ho parlato di tutto e quando gli ho sottolineato che nel 2015 avevo cambiato casa, più o meno quando ho cominciato ad avvertire i primi malesseri, ha subito collegato tutto. È come se il mio corpo fosse stato avvelenato lentamente nel corso degli anni”. A dimostrazione di ciò, ha anche pubblicato delle foto sul suo account Instagram in cui ha documentato tutto.

“Visto che i medici non riuscivano a trovare nulla, ho cominciato a pensare che fosse tutto nella mia testa. Non avevo mai sentito parlare prima di ora di micotossine, i cui valori nel mio sangue erano alle stelle. Il mio corpo si stava lentamente intossicando”, ha raccontato. Per curarsi, Emma ha lanciato una raccolta fondi su GoFundMe: “I trattamenti non sono coperti attualmente dal Servizio sanitario nazionale inglese – ha spiegato -. Bisogna seguire un approccio alternativo, ma ci vorrà circa un anno prima di avere anche un tipo di ringiovanimento delle cellule staminali. Non lo faccio solo per me stessa. Voglio che anche altre persone si rendano conto di quanto sia pericoloso vivere con muffe”.