Politica

Sondaggi, la Lega vicina al 36% e il M5s scivola al 21,2. Il Pd (18,5) torna ai livelli delle Politiche e cresce anche Forza Italia

Secondo l'ultima rilevazione di Ipsos per il Corriere della Sera, aumenta il divario tra le due forze di governo. La risalita del Pd è accompagnata da una crescita di tutte le forze di opposizione, comprese Forza Italia (8,6%) e Più Europa (4%). Il premier Giuseppe Conte continua ad avere un indice di gradimento alto

Si amplia il divario tra le due forze di governo. Le intenzioni di voto degli italiani, secondo l’ultima rilevazione di Ipsos per il Corriere della Sera, premiano la Lega di Matteo Salvini che raccoglie il 35,9% dei consensi avvicinandosi al massimo storico del 22 novembre quando fece registrare il 36,2. La crescita del Carroccio fa da contraltare al nuovo scivolone del Movimento Cinque Stelle che, rispetto alla rilevazione del 7 febbraio, perde 4,2 punti percentuali attestandosi al 21,2% in linea con il calo dei dati reali registrati nelle elezioni regionali in Abruzzo e Sardegna.

I pentastellati restano così, stando all’istituto guidato da Nando Pagnoncelli, la seconda forza nelle urne ma ora insidiata dal Partito Democratico, che balza al 18,5%: in pratica la stessa percentuale registrata nelle urne il 4 marzo 2018. Assieme ai consensi virtuali dei dem, cresce anche Più Europa, stimata al 4 per cento.

Nel campo delle opposizioni, continua la crescita anche di Forza Italia – che guadagna mezzo punto e si attesta all’8,6 – e di Fratelli d’Italia, tornata come il Pd ai livelli di un anno fa (4 per cento). Sostanzialmente stabile, invece, Liberi e Uguali, ferma al 2,4. A poco meno di 3 mesi dalle elezioni Europee aumenta anche la quota di indecisi o di coloro che non si recheranno ai seggi, stimata da Ipsos al 43,6% (+1,1 rispetto al 7 febbraio).

La crescita della Lega e l’arretramento dei Cinque Stelle si ripercuote anche sull’indice di gradimento del governo, sempre alto (54) ma in calo di 5 punti rispetto a fine gennaio e mai così basso dall’insediamento. Mentre resta praticamente invariato il giudizio sull’operato di Giuseppe Conte: il presidente del Consiglio ha un indice di gradimento di 60 punti, uno in più rispetto a un mese fa, e continua a raccogliere giudizi altissimi tra coloro che sostengono votano per i partiti di maggioranza (92 nel M5s e 84 tra i leghisti).