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Anna Marchesini, l’ex marito: “Parenti di terzo grado vogliono adottare mia figlia”

L'ex marito della comica scomparsa a luglio 2016 dopo una lunga malattia, afferma di essere al centro di una battaglia legale che coinvolge sua figlia Virginia

L’Italia è ancora uno stato di diritto o ci siamo trasformati in uno stato che non tutela più i nostri diritti?“, con questa domanda si apre la lettera che Paki Valente scrive al sito Dagospia. L’ex marito della comica Anna Marchesini, scomparsa a luglio 2016 dopo una lunga malattia, afferma di essere al centro di una battaglia legale che coinvolge sua figlia Virginia: “Il tribunale tutelare di Roma su mia esplicita richiesta pochi mesi fa, ha stabilito che mia figlia avesse un Amministratore di Sostegno Permanente che si occupi di proteggere la sua eredità. Ho richiesto un amministratore allo stato al solo scopo di proteggere l’eredità di mia figlia da terzi; parenti inclusi”.

Valente continua il suo sfogo: “Scopro solo ora grazie al mio avvocato del foro di Roma Avv. Maria Cristiana Gambarota, che ci sarebbe in atto un procedimento a Perugia per adottare mia figlia Virginia. La legge ha il dovere di ascoltare i genitori, eppure sembra ci siano state alcune udienze senza di me, suo padre”. La ragazza ha oggi 25 anni e l’ex della Marchesini, con cui non aveva rapporti da tempo, è rimasto sorpreso del fatto che, pur essendo riconoscibile e rintracciabile, nessuno lo avesse trovato.

“Rimango attonito sul come sia facile in una società di diritto come la nostra,  spostare e o trasformare un provvedimento gia’ in essere del Tribunale Tutelare di Roma ad un altro procedimento al Tribunale di Perugia senza che l’unico genitore rimasto in vita di Virginia; ne sapesse nulla. Se non fosse stato per il mio avvocato, io non avrei saputo nulla e non potrei oppormi; e mi sarei ritrovato la mia unica figlia adottata da parenti di terzo grado. Le domande che mi pongo sono: ma se mia figlia non avesse ereditato un ingente patrimonio; costoro si sarebbero dati da fare allo stesso modo? E l’amminrstratore di sostegno permanente dello stato  che ha il dovere di proteggere mia figlia: dove era? “, ha concluso Valenti a Dagospia.