Tecnologia

Mobile World Congress 2019 a Barcellona, comincia l’era degli smartphone pieghevoli

La grande fiera spagnola dedicata alla telefonia mobile aprirà i battenti domani. Huawei ha però anticipato tutti presentando il suo primo smartphone pieghevole, il Mate X. I brand cinesi sembrano destinati a dominare la scena.

Domani, lunedì 25 febbraio, aprirà ufficialmente i battenti l’edizione 2019 del Mobile World Congress. È la più importante fiera dedicata al mondo della telefonia mobile e si tiene ogni anno a Barcellona dal 1987. In questa trentaduesima edizione saranno due le tendenze dominanti: da una parte gli smartphone pieghevoli, cioè dotati di schermi flessibili in grado di ripiegarsi su sé stessi; dall’altra i brand cinesi, da Huawei a Xiaomi, che mai come quest’anno, domineranno la scena in termini di vendite e soluzioni tecnologiche.

Non a caso, proprio Huawei e Xiaomi oggi sono state grandi protagoniste del pre congresso. Volendo sfruttare la vetrina mediatica offerta dal MWC, entrambe hanno organizzato una conferenza nel corso della mattinata, riuscendo a stupire. La prima ha svelato il suo primo dispositivo pieghevole, un piccolo capolavoro tecnico per il quale però saranno necessari ben 2.299 euro. Si apre come fosse un libro grazie alla presenza di uno schermo flessibile e si trasforma da smartphone con schermo da 6,6 pollici a tablet con pannello da 8 pollici.

Huawei Mate X

 

Si chiama Huawei Mate X e ci vorrà ancora qualche mese per vederlo sul mercato. In Italia arriverà a cavallo tra aprile e maggio, pronto per scontrarsi con il Galaxy Fold di Samsung, di cui vi abbiamo parlato qualche giorno fa. Rispetto però alla soluzione dell’azienda sudcoreana, lo smartphone del gigante cinese ha dato l’impressione di essere un prodotto concretamente pronto a essere commercializzato. Sono stati infatti forniti diversi dettagli tecnici, che avremo modo di raccontarvi in un articolo dedicato.

Tra questi però, ce n’è uno particolarmente rilevante, che consente di comprendere il lavoro di ingegnerizzazione compiuto da Huawei con il Mate X. Una volta aperto e trasformato in un tablet da 8 pollici, presenta uno spessore di appena 5.4 mm. Allo stato attuale, i dispositivi mobili più sottili sul mercato sono i più recenti iPad Pro di Apple, che però sono spessi 5.9 mm, e soprattutto non sono pieghevoli.

Per quanto riguarda Xiaomi invece, com’è ormai sua abitudine, ha presentato uno smartphone con caratteristiche tecniche che nulla hanno da invidiare a mostri sacri del settore come il Galaxy Note 9 di Samsung o l’iPhone XS di Apple. A differenza di questi dispositivi però, che superano abbondantemente i 1.000 euro, il prodotto dell’azienda cinese arriva in Italia ad appena 449,90 euro. È già possibile ordinarlo attraverso Amazon e arriverà nei negozi il 28 febbraio.

Xiaomi Mi 9

 

Xiaomi Mi 9, evoluzione del Mi 8 che abbiamo analizzato nella nostra recensione, è l’esempio lampante di come i brand cinesi siano riusciti in pochi anni a sovvertire gli equilibri del settore smartphone. La strategia di proporre dispositivi di alto livello a prezzi “umani” ha evidentemente ripagato, con buona pace di Samsung e Apple che, ormai da due anni, stanno continuando a cedere quote mercato.

In tutto questo però, il Mobile World Congress non è ancora entrato nel vivo. La fiera spagnola riserva sorprese tutti gli anni, e nei prossimi giorni sono previste decine di conferenze. In passato è stata teatro di presentazioni rimaste nella storia, come ad esempio quella del Galaxy S2 di Samsung a febbraio 2011. Quello che oggi può essere definito l'”antenato” del Galaxy S10, otto anni fa ha rotto gli equilibri, tirando la volata all’azienda sudcoreana nella corsa al primato su Apple.

Altri tempi. La spinta innovativa, che poi è il motore di questo settore, arriva oggi dalla Cina. Quante volte negli ultimi anni ci si è fermati a riflettere su quanto gli smartphone fossero diventati tutti uguali tra di loro? L’edizione 2019 del Mobile World Congress ci sta indicando la via: il futuro sono i dispositivi pieghevoli. Prepariamoci nei prossimi anni a una vera e propria invasione anche perché, come confermato dalla stessa Huawei, i 2.299 euro richiesti per il Mate X sono solo l’inizio di una rivoluzione più profonda. Presto infatti questi prodotti diventeranno alla portata di tutti.