Cronaca

Vicenza, “22enne stuprata da un militare Usa”: congedato dall’esercito, è in cella

La ragazza ha raccontato di essere stata violentata da Tyrekie Meyer a una festa tra soldati americani. L'episodio risale alla scorsa estate. "Eravamo ubriachi, ma non l'ho violentata", si difende il sergente di 27 anni, per il quale è stata disposta la custodia cautelare in carcere

Una festa tra militari Usa, di stanza nel Vicentino, un barbecue all’aperto e tanto alcol. Ora una ragazza di 22 anni accusa di stupro il sergente statunitense Tyrekie Meyer, già congedato dall’esercito americano, come riporta Il Corriere del Veneto. Per lui il giudice Roberto Venditti ha firmato la custodia cautelare in carcere, dove è stato accompagnato venerdì sera: troppo gravi i fatti contestati, con in più il pericolo di reiterazione.

Proprio in vista del congedo, il pubblico ministero Augusto Corno giovedì aveva disposto il fermo del militare, restringendolo ai domiciliari nella base Usa Del Din di Vicenza, dove lavora. La misura cautelare era stata assunta per i gravi indizi di colpevolezza ma soprattutto per il pericolo di fuga, visto che, da civile, l’americano di 27 anni (sposato e con famiglia in patria) non sarebbe più costretto a rimanere a Vicenza e neppure in Italia. Venerdì mattina il giudice non ha convalidato il fermo, visto che il sergente sta comunque partecipando alle udienze e ha fatto sapere che intende rimanere in Italia per difendersi, come evidenziato dal suo avvocato, Alberto Negri. Ma per i gravi fatti contestati e il pericolo di reiterazione, Meyer non è tornato libero. Anzi è stato accompagnato in carcere.

“Eravamo tutti ubriachi quella sera ma non ho abusato di quella ragazza, ci ho solo parlato, nulla più, non sono stato io”, è la difesa del soldato. La violenza sarebbe avvenuta l’estate scorsa, a casa di un altro statunitense, sempre in provincia di Vicenza. La stessa vittima, una 22enne vicentina, sempre stando alla ricostruzione fornita da Il Corriere del Veneto, avrebbe bevuto alcol. Secondo quanto riferito dalla ragazza, il militare – mai visto prima della festa – ha passato la serata con lei, bevendo e mangiando, fino a quando, a tarda sera l’ha portata in una stanza della casa. Lì si sarebbe consumata la violenza, senza che la giovane potesse reagire.

“Intendo rimanere in Italia anche dopo il congedo dall’esercito Usa per difendermi, per provare la mia innocenza“, la replica del soldato. Congedo deciso dall’autorità militare americana nell’ambito del procedimento amministrativo-disciplinare aperto a suo carico. Intanto sono già stati sentiti alcuni dei militari presenti al party privato dell’estate scorsa. E altri verranno sentiti di qui alle prossime settimane. Testimonianze acquisite nella forma dell’incidente probatorio: questo per cristallizzare una volta per tutte le dichiarazioni dei militari visto che potrebbero non essere più di stanza a Vicenza perché impiegati in altre missioni.