Prove su strada

Bmw Serie 3, la prova de Il Fatto.it – L’auto diventa un assistente personale – FOTO

Abbiamo provato la settima generazione della berlina tedesca, un classico del genere sulla breccia da quasi 45 anni. Ora è più tecnologica, con i comandi vocali e i sistemi di assistenza alla guida più disparati. Ma mantiene il suo DNA sportivo

 

In quarant’anni ne sono state vendute più di 15,5 milioni in tutto il mondo: era il 1975 quando la prima BMW Serie 3 fu lanciata ed è innegabile che abbia inaugurato la stagione delle berline sportive. Dieci milioni le berline vendute, dunque la maggior parte. Anche se in Italia la proporzione si inverte e, delle 600.000 immatricolate dal 1990 ad oggi (dati UNRAE), solo il 20% sono sedan mentre le altre sono touring.

La settima generazione, che abbiamo provato, sarà venduta in 130 Paesi e prodotta in tre diversi stabilimenti: in quello storico a Monaco di Baviera, in Messico e in Cina, dove sarà venduta col passo lungo. Difficile rendere ancora più attraente un modello così, ma per farlo la casa tedesca è partita dalla base che aveva: un’auto iconica, già nel cuore del clienti, che ha rivisitato con la nuova tecnologia a disposizione e i nuovi motori.
Vediamo dunque dov’è cambiata questa Serie 3, che è già possibile ordinare e sarà nei concessionari a partire dal prossimo 16 marzo, ad un prezzo di partenza di 38.700 euro.

Innanzitutto la versione berlina è lunga 85 mm in più rispetto al modello precedente (4,7 m), 16 mm più larga e il passo è più lungo di 41 mm. Il che la rende più spaziosa all’interno, specialmente per i passeggeri posteriori, ma anche più capiente in termini di bagagliaio, che è di 480 litri. Dimensioni maggiori a cui si associa una diminuzione di peso che arriva fino a 55 kg, grazie all’utilizzo di materiali più leggeri come alluminio e magnesio.

Anche il Cx di 0,23 è un risultato di riferimento per il segmento, principalmente grazie alla calandra anteriore attiva e al sottoscocca della vettura carenato. Più alta di 1 mm rispetto alla precedente generazione ha un baricentro che però è più basso di 10 mm. Esteticamente le linee sono più muscolose, l’anteriore è più ampio e basso, e, nel complesso, il profilo dell’auto risulta più dinamico. Sportività a cui contribuiscono anche i doppi scarichi da 80 o 90 millimetri, a seconda della versione.

Anche gli interni sono stati rifocalizzati sull’essenziale, con un design pulito, elegante e minimalista. Dietro il piantone dello sterzo, comodo e molto ben visibile è l’Head Up Display che però è un optional, come lo schermo digitale da 12,3” che vi fornisce tutte le informazioni e cambia a seconda delle modalità di guida che state usando. Di serie invece c’è un display semi analogico digitale. Sempre di serie, al centro della plancia, c’è uno schermo da 8,2” che, dall’allestimento Sport, con il BMW Live Cockpit professional, diventa da 10,25” e può essere personalizzato con i widget come sul cellulare. Quest’ultimo vi servirà anche per mettere in moto o per aprirla poiché la nuova Serie 3 ha la digital key, compatibile con Android e la tecnologia NFC. Se non ce l’avete non preoccupatevi perché vi daranno una smart card che sostituirà l’app. Potete stare tranquilli anche se avete il cellulare scarico perché la digital key non usa il software del telefono ma il chip interno, quindi non rischiate di rimanere a piedi.

La nuova Serie 3 ha il livello 2 di guida autonoma, nei Paesi che lo permettono, ma ha anche una serie di altri “assistenti virtuali”, come quello nei passaggi stretti: tra i 20 e i 100 km/h il sistema legge quando ci sono lavori sulla strada e conduce lui la macchina anche nelle strettoie. C’è poi l’assistente alla retromarcia: la vettura memorizza gli ultimi 50 metri percorsi in avanti (fino a 35 km/h) e li ripercorre indietro senza il vostro intervento. Sulla nuova Serie 3 ci sono poi alcuni highlight condivisi con le altre vetture del Gruppo, come il sistema operativo 7.0 o il remote software upgrade, che è il sistema grazie al quale le auto ricevono gli aggiornamenti più recenti della vettura senza dover passare dall’officina. Ma la vera primizia, che debutta sulla settima generazione della nuova Serie 3, è l’assistente intelligente, che si palesa pronunciando la parola “Ciao BMW” : può essere personalizzato al punto da sostituire la parola BMW con quello che preferite, per un’esperienza ancora più intima. Il sistema sembra ancora un pochino acerbo e ha spazio di miglioramento ma è il passaggio obbligato verso il nuovo modo di vivere la mobilità.

E’ diventata più tecnologica, più intelligente ed esteticamente ha guadagnato in carattere e personalità, ma il DNA rimane lo stesso sportivo di sempre. I motori a disposizione saranno tutti biturbo quattro cilindri, 2.0 l: il 320d e il 330i, rispettivamente da 190cv e 258 Cv e 400 Nm di coppia, il 318 d da 150 Cv e 320 Nm di coppia, il 320i da 184 Cv e 300 Nm di coppia, il 320 d xDrive sempre da 190 Cv. Unico sei cilindri sarà il 330d da 265 Cv e 580 Nm di coppia. Il cambio automatico è per tutte uno ZF a 8 rapporti con marce basse più corte e più veloci per rendere più dinamica la marcia e contemporaneamente ridurre le emissioni di C02. Il cambio manuale è disponibile solo sulla 318d e 320d.

In arrivo a metà anno anche “il diavolo e l’acqua Santa”. Dopo l’estate sarà la volta del 330 e, l’ibrido plug-in che sarà presentato a Ginevra e usa la quarta generazione di batterie agli ioni di litio. Avrà 59 km di autonomia in modalità elettrica rispetto ai 40 km della versione precedente, dunque effettivamente compatibile con un utilizzo urbano giornaliero della vettura. In modalità elettrica potrà arrivare a 140 km/h e avrà un extra boost di 30 kW. Ma a metà anno arriverà anche il 6 cilindri benzina: la M340i xDrive, non ancora la M3 che in tanti aspetteremo ma una versione M performance da 374 Cv e 500 Nm di coppia. Nel frattempo abbiamo provato quella che dovrebbe essere la versione più richiesta in Italia: il 320 d. Confortevole in autostrada, basta metterla in modalità Sport per trasformarla in un’auto più vivace e divertente. Non delude tra le curve, con la trazione posteriore che aiuta in chiusura e lo sterzo preciso e rapido. Meno votata alla pista, sembra invece più adatto a questa esperienza il 330i ma qui i 258 Cv fanno indubbiamente la differenza.

BMW SERIE 3 – LA SCHEDA DELLA 320 d

Il modello: E’ la settima generazione della berlina sportiva per eccellenza, venduta in oltre 15,5 milioni di pezzi dal 1975 ad oggi.

Dimensioni: Lunghezza 4,709 m; larghezza 1,827 m, altezza 1,435 m

Motore: 4 cilindri biturbo, 2.0 l, 190 Cv (140 kW)

Consumi medi: 4,5 l/100 km

Emissioni C02: 119 g/km

Prezzo: a partire da 38.700 euro per la versione base della 318d con cambio manuale

Ci piace: Guadagna in tecnologia e connettività ma rimane la sportiva di sempre con un handling unico

Non ci piace: L’assistente personale intelligente “Ciao BMW” è ancora un po’ acerbo