Politica

Renzi, genitori ai domiciliari. Fedelissimi dell’ex premier: “Giustizia a orologeria”. Bonafede: “Da irresponsabili dirlo”

"È chiaro che l’obiettivo è anche politico: ripulire il Pd da Renzi e avviarlo ad un’altra stagione": è questa la lettura dei fedelissimi dell'ex premier dopo il provvedimento che ha portato i suoi genitori agli arresti domiciliari

Dice di non avere “mai commentato una vicenda giudiziaria” e di non volerlo fare neanche adesso, “ma in linea generale senza entrare nel merito da ministro respingo l’idea che ci sia un sistema giudiziario che si muove a orologeria. Dire questo è da irresponsabili “. Il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, a margine di un’audizione in commissione rifiuti, risponde così a chi gli chiede un commento su chi ha invocato una giustizia a orologeria per le indagini hanno portato agli arresti domiciliari i genitori di Matteo Renzi. Già ieri l’ex premier aveva parlato di “capolavoro mediatico” che aveva oscurato il caso del voto del Movimento 5 Stelle sulla Diciotti e l’autorizzazione a procedere nei confronti di Salvini, ma oggi a parlare esplicitamente in questi termini del provvedimento giudiziario sono i renziani. “È giustizia ad orologeria, nel governo sanno usare il potere, Bonafede non è così naif come sembra, siamo ad una deriva pericolosa”, si sfogano tra loro arrivando in alcuni casi, come Michele Anzaldi, a denunce pubbliche. Che su twitter scrive: “È normale che alle otto di sera, nelle ore in cui il Governo rischia di cadere, si proceda ad arrestare i genitori dell’ex premier (principale leader di opposizione), settantenni incensurati, per vicende che risalirebbero ad alcuni anni fa? Che giustizia è? Forza Matteo Renzi“.

I fedelissimi dell’ex premier sono sotto choc in un Pd dove la solidarietà del resto del partito non si spreca a parte qualche stringato tweet. “Beh, è chiaro che l’obiettivo è anche politico: ripulire il Pd da Renzi e avviarlo ad un’altra stagione”, è la lettura dei fedelissimi che però negano che l’ex premier fosse in procinto di fondare un suo partito dopo le primarie e che il progetto, vista la vicenda dei genitori, sia saltato. Tra i fedelissimi, arriva la solidarietà esplicita di Alessia Morani che su Twitter scrive: “Con te @matteorenzi sempre. Anzi, sempre di più. La verità arriva, dobbiamo avere la pazienza di aspettarla. Andiamo avanti a testa alta, senza paura”. Accusa indirettamente i 5 Stelle invece Anna Ascani: “Assoluta vicinanza a Matteo Renzi. Credo nella giustizia, come lui. Ma credo anche che non riuscirete a mettere in moto una macchina del fango sufficiente a coprire la porcata che avete appena fatto per salvare Salvini dal processo, attraverso la Piattaforma Rousseau. Ci state provando, ma non ci riuscirete. Questa vergogna vi resterà addosso e vi travolgerà”.

Per Debora Serracchiani invece “a leggere le carte del procedimento nei confronti di Tiziano e Laura Renzi si resta stupiti dall’uso disinvolto della misura restrittiva della libertà personale per fatti risalenti a quasi dieci anni fa. #siamotuttiMatteoRenzi”. Il deputato Luciano Nobili parla invece di “vicende che fanno paura”. “Prima un vero e proprio colpo di stato per farlo fuori da Palazzo Chigi – scrive -. Ora, addirittura, vengono arrestati i suoi genitori. Vicende che fanno paura, indegne di un paese civile. Ha provato a cambiare davvero le cose, vogliono fermarlo ad ogni costo”. Solidarietà anche da Roberto Giachetti, candidato alle primarie del Pd. “Matteo Renzi noi ti conosciamo e sappiamo che neanche questa ti fermerà. E noi non ci spostiamo di un millimetro dalla tua strada perché sappiamo che è quella giusta”. Infine Maria Elena Boschi: “Continuo a credere nella giustizia, nonostante tutto. Ma credo ancora più di prima che questo Paese abbia bisogno del coraggio di Matteo Renzi. Noi continueremo la nostra battaglia, sempre dalla stessa parte #siamotuttiMatteoRenzi”.