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Marsiglia, uomo accoltella i passanti: ucciso dalla polizia. Il procuratore: “Non è terrorismo”

Un pregiudicato 36enne, che aveva scontato 14 anni per aver ucciso il padre, ha colpito con un coltello alcuni passanti prima di iniziare uno scontro a fuoco con le forze dell'ordine. Quattro persone sono rimaste ferite

Ha estratto il coltello e ha cominciato ad aggredire i passanti nel pieno centro di Marsiglia: ne ha feriti tre, di cui una donna in modo grave. Inseguito dalla polizia, ha aperto il fuoco contro l’auto degli agenti che hanno reagito colpendolo a morte. Una quarta persona è rimasta colpita durante l’inseguimento delle forze dell’ordine. L’aggressore è morto poco dopo in ospedale. Il 36enne, senza fissa dimora, era stato condannato nel 2003 per omicidio e aveva scontato 14 anni di carcere per aver ucciso il padre. Nel 2018 era uscito di galera.

L’aggressione, avvenuta in rue de Rome, ha in un primo momento fatto temere che si trattasse di un attentato terroristico. Invece l’uomo coinvolto è un criminale comune che la polizia ha già fermato più volte. Una delle vittime, ferita alla nuca, è in gravi condizioni, anche se la sua vita non è in pericolo. L’altra è ferita lievemente, mentre una terza persona è rimasta colpita da schegge di un proiettile sparato dalla polizia. Una quarta ha riportato una ferita alla guancia ma se ne ignora l’origine.

Per il procuratore di Marsiglia, Xavier Tarabeux, si tratta di criminalità comune: “Nulla permette per ora di considerarlo un atto di terrorismo, ma continuiamo a verificare”. L’aggressore, ha aggiunto, “non ha pronunciato alcuna parola, come ‘Allah akbar’ per esempio, che faccia pensare a un atto di terrorismo”.