Tecnologia

Windows 10 visualizzerà messaggi di errore comprensibili, in alcuni casi proporrà la soluzione ai problemi

Con il prossimo aggiornamento di Windows 10, previsto per aprile, ci sarà una gradita novità nel sistema di notifica degli errori. Invece degli incomprensibili codici esadecimali ci saranno messaggi chiari. Dove possibile, il sistema proporrà anche la possibile soluzione del problema.

Microsoft ha deciso di eliminare alcuni dei messaggi di errore criptici di Windows, rimpiazzandoli con diciture più comprensibili, almeno in specifici frangenti. Sarà capitato a tutti, per esempio, di vedere un “errore KB0000000”. Pochi sanno che le lettere “KB” fanno riferimento alla Knowledge Base, la raccolta online di problemi noti legati a Windows. E meno persone ancora sanno che per capire qual è il problema bisogna andare sul sito del supporto Microsoft e usare le tabelle di riferimento per risalire all’errore. Un po’ come usare la Stele di Rosetta per decifrare i geroglifici!

Con l’aggiornamento 19H1 di Windows 10, che sarà distribuito ad aprile, verranno visualizzate maggiori informazioni relative all’errore (in forma comprensibile) e, almeno per gli errori più semplici, il sistema sarà anche abbastanza “intelligente” da fornire una possibile soluzione. Si parla di errori dei driver che controllano i dispositivi collegati al computer, o della compatibilità dei software con il sistema operativo.

Per esempio, un nuovo messaggio d’errore potrebbe indicare un potenziale problema con un’app e proporre di disinstallarla direttamente dalla finestra di notifica dell’errore. La novità all’inizio riguarderà una cerchia ristretta di problemi, quindi capiterà ancora di trovare codici esadecimali. Però potrebbe esserci un link diretto agli articoli della Knowledge Base a cui fare riferimento, che è comunque un passo avanti rispetto allo sperare che gli utenti finali sappiano cosa significa “KBxxxxxxxx”.

In sintesi, l’approccio generale dovrebbe essere quello di fare sì che le azioni per risolvere eventuali problemi si possano fare direttamente all’interno del programma di installazione, laddove possibile. Dove questo non sia possibile, reindirizzare l’utente a una pagina che spiega il problema in termini comprensibili. Il meccanismo dovrebbe essere accessibile anche agli sviluppatori di software di terze parti, di modo che anche loro forniscano informazioni sugli errori e possibili soluzioni ai problemi di compatibilità.