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Sammy Basso operato a Roma, primo intervento su un cuore invecchiato precocemente

E' il primo intervento al mondo su un paziente affetto da questa malattia rara, conosciuta anche come sindrome da invecchiamento precoce. Il paziente, Sammy Basso, che grazie all'associazione da lui fondata ha fatto conoscere al mondo questa malattia: "E' stato operato una settimana fa", ha spiegato il professor Francesco Musumeci, direttore dell'UOC di Cardiochirurgia, che ha guidato l'equipe multidisciplinare

Eseguito con successo al San Camillo di Roma il 28 gennaio scorso su Sammy Basso – uno dei cinque pazienti italiani affetti da progeria – il trattamento di una stenosi calcifica severa della valvola aortica per via trans-catetere. E’ il primo intervento al mondo su un paziente affetto da questa malattia rara, conosciuta anche come sindrome da invecchiamento precoce. Il paziente, Sammy Basso, che grazie all’associazione da lui fondata ha fatto conoscere al mondo questa malattia, “è stato operato una settimana fa, verrà dimesso domani ed è in condizioni eccellenti“. A spiegarlo è stato oggi in conferenza stampa il professor Francesco Musumeci, direttore dell’UOC di Cardiochirurgia, che ha guidato l’equipe multidisciplinare.

Sammy Basso, 23 anni, è affetto da una patologia che conta circa 100 casi conosciuti in tutto il mondo, e da anni è seguito per la sua malattia in America, presso il Boston Children’s Hospital. Basso, che è tra i pazienti più longevi con questa malattia, ha sviluppato una stenosi calcifica severa della valvola aortica, patologia caratteristica del paziente anziano. Il restringimento della valvola è una patologia che progredisce rapidamente, fanno sapere i sanitari, per cui in un arco di tempo relativamente breve avrebbe potuto causare la morte del paziente. L’unica terapia consiste nella sostituzione della valvola calcificata con una protesi valvolare fatta con tessuto biologico. “Per la prima volta al mondo ci si è trovati ad affrontare questa patologia in un paziente con progeria”, hanno detto i medici, illustrando oggi l’intervento al San Camillo. “La procedura si è svolta senza alcuna complicanza e con un risultato finale eccellente”, concludono i sanitari.