Giustizia & Impunità

Corruzione, arrestato il vicesindaco di Erice: “Pressioni per affidare lavori a impresa amica”

Salvatore Angelo Catalano è ai domiciliari anche per abuso d'ufficio. La sindaca: "Revoca immediata dalle cariche, ma vicinanza umana"

Pressioni su un dirigente del Comune per far aggiudicare i lavori a un’impresa sponsorizzata da lui. Per questo motivo è stato arrestato il vicesindaco di Erice, in provincia di TrapaniSalvatore Angelo Catalano che ora è ora ai domiciliari per ordine del gip con le accuse di corruzione e abuso d’ufficio. Secondo la procura di Trapani, “alcuni imprenditori, a discapito di altri, erano soliti aggiudicarsi direttamente lavori pubblici con assegnazione diretta, giustificata da una situazione di disagio e d’urgenza, predisposta per l’occasione”. E Catalano, vicesindaco e assessore di Erice, avrebbe esercitato “pressioni sul dirigente del settore lavori pubblici al fine di far aggiudicare i lavori di manutenzione della rete di illuminazione pubblica ad un’impresa, sponsorizzata da lui”. Il provvedimento è stato notificato dai carabinieri.

La sindaca di Erice, Daniela Toscano Pecorella, “prendendo atto” dell’arresto, ha provveduto “all’immediata revoca di Catalano dalla carica di assessore e vicesindaco”. “Non conosco i dettagli della vicenda giudiziaria – continua la sindaca – , ma dal lato umano non posso che essere vicino all’architetto Catalano e alla sua famiglia, pur con il massimo rispetto della magistratura”. Catalano era stato iscritto nel registro degli indagati nel giugno del 2018. I reati contestati, per i quali il gip di Trapani ha disposto la misura degli arresti domiciliari, sarebbero stati commessi tra il 2016 e il 2017.