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Scoppia il “Trottolino Amoroso-gate”. Rettore: “Una menata”, Vanoni: “Canzone per bimbi”. E la figlia di Minghi: “Invidiosi di mer**”

Se il cantautore si è limitato a ringraziare sui social tutti coloro che sono intervenuti sul web per difendere la canzone, le figlie hanno preso una posizione più netta, pretendendo delle scuse. Da segnalare, infine, un post curioso che rimbalza sui social. Il messaggio è apparso – e poi rimosso - sulla pagina di Alma Minghi, l'altra figlia del cantautore: “Ma come cazzo vi permettete di trattare in quel modo mio padre e una delle canzoni più ascoltate in tutto il mondo"

Le opinioni dei giudici di Ora o Mai Più su Vattene Amore di Amedeo Minghi sono diventate un caso: ora è “Trottolino Amoroso-gate”. L’antefatto: sabato scorso Ornella Vanoni, Donatella Rettore e Red Canzian si sono “permessi” di criticare la canzone portata al successo dallo stesso Minghi con Mietta nel 1990, che nello studio dello show del sabato sera di Rai1 è risuonata grazie al duetto con Annalisa Minetti. “E’ una menata galattica”, ha detto la Rettore. “Trottolino amoroso è una canzone da bambini, a me fa ridere”, le ha dato corda la Vanoni. “Ho sempre pensato che fosse un brano debole”, l’opinione di Canzian.

Opinioni, dicevamo, ma non per Amedeo Minghi e famiglia. Se il cantautore si è limitato a ringraziare sui social tutti coloro che sono intervenuti sul web per difendere la canzone, le figlie hanno preso una posizione più netta, pretendendo delle scuse. “Chiedo pubblicamente delle scuse. Da Amadeus per non essere intervenuto. Da Red Canzian, Rettore e Vanoni per non esser stati capaci di avere rispetto. In caso contrario partiranno querele per ognuno di loro”, ha scritto Annesia Minghi,

Le scuse, manco a dirlo, sono arrivate subito e a pioggia. “Amedeo, volevo scherzare su (trottolino) la cantavo anche io non mi usciva dalla testa però penso ad una coppia di innamorati piccolini. So che ritorni”, ha chiesto venia la Vanoni. “Gent.le Annesa Minghi, l’intervento non voleva sicuramente essere un attacco personale al valore umano ed artistico di suo padre, tant’è che apprezzo molto ad esempio creazioni come “1950”. È stato un semplice giudizio che non aveva l’intenzione di essere un’offesa e mi dispiace se è stato percepito come tale”, il perdono della Rettore. “Mi scuso se il mio commento, del tutto rispettoso nei confronti di Vattene Amore abbia innescato altri giudizi che nemmeno io condivido! Considero Amedeo uno dei grandi autori della nostra musica, raffinato e sensibile, e, come ho detto (e cantato) in trasmissione, 1950 mi ha commosso, la prima volta che l’ho sentita! Mi scuso, quindi, per l’inopportunità del mio giudizio in quella sede, e mando un abbraccio a te ed a papà”, ha scritto invece Red Canzian. Sarà questo un modo per mettere definitivamente una pietra sopra su una polemica che si è trascinata fin troppo a lungo, soprattutto sui social? Lo scopriremo. Intanto, sabato prossimo, Minghi tornerà nello studio del programma per un nuovo duetto: sarà una sorta di resa dei conti?

Da segnalare, infine, un post curioso che rimbalza sui social. Il messaggio è apparso – e poi rimosso – sulla pagina di Alma Minghi, l’altra figlia del cantautore: “Ma come cazzo vi permettete di trattare in quel modo mio padre e una delle canzoni più ascoltate in tutto il mondo. Ornella Vanoni cantantucola da due lire ma vada a fanculo!!! Donatella Rettore: non hai mai fatto una canzone in vita tua, hai sempre cantato le merde e parli? Ma lavati la bocca quando parli di mio padre stronza. E così tutti gli altri, avreste voluto scrivere una canzone così pure voi eh? Invidiosi di merda. Fate finta di essere di sinistra perché vi fa comodo eh? Leccate il culo a tutti. Fate pena. Occhio che sono straincazzata occhio. Ora querelatemi pure! Ah lo ripeto qualora non fossi stata chiara: giù le mani da mio padre e andate a cagare invidiosi e falliti di merda”.