Attualità

CartaBianca, tra Mauro Corona e Bianca Berlinguer scoppia l’ennesima “rissa”. Lui: “Bianchina io prendo e me ne vado”. Lei: “Io faccio quello che mi pare”

Continuano le baruffe tra i due durante il programma

L’incontro settimanale a Carta Bianca tra Mauro Corona e Bianca Berlinguer continua a regalare spunti tra battutine e discussioni. Nella puntata in onda martedì 22 gennaio lo scrittore e la giornalista si sono resi protagonisti di uno scontro a inizio puntata: “Signor Corona, sono successe delle cose davvero drammatiche durante questo fine settimana, abbiamo dei servizi molto importanti con un inviato al bordo della Sea Watch, se per una volta la Guardia Forestale la rimandiamo alla prossima settimana non succede niente”, ha esordito la conduttrice.
Corona si mostra intransigente: “Ho messo una maglietta con la scritta ‘Allora parla tu’, se non mi fa parlare allora parli lei. No, il mio appello è a inizio serata altrimenti mi alzo e me ne vado.” Minaccia che la Berlinguer non apprezza: “Lei crede sia bello sentire questi suoi ricatti a inizio serata? Le sembra educato nei miei confronti, della trasmissione e del rapporto che ormai io e lei abbiamo instaurato da più di un anno? Dire o si fa così o me ne vado...”.
L’argomento è però prioritario per lo scrittore: “Se vuole facciamo baruffa subito, guardi che me ne vado davvero perché aver macellato il corpo forestale io la reputo una cosa molto seria e anche drammatica. Bianchina, se lei vuole che io non parli più del corpo forestale distrutto prendo e me ne vado. Lei deve prendere posizione.” La giornalista si scalda: “Io faccio quello che mi pare, tanto per cominciare. Prendo le posizioni che decido io e non quelle che decide lei.”
Tra i due i toni si placano e si va avanti. A fine puntata, invece, si replica un altro siparietto a cui i telespettatori di Rai3 sono abituati. Maurizio Mannoni si arrabbia ancora una volta per lo sforomanto della Berlinguer: “Andiamo di fretta, siamo partiti un po’ in ritardo, ma proprio poco poco”. Linea Notte ritarda a sua volta la chiusura: “Ci prendiamo ancora un minuto perché abbiamo cominciato un po’ in ritardo. Che strano il martedì, vero?”.