Mafie

Marcello Dell’Utri, la Cassazione respinge la revisione del processo per concorso esterno in associazione mafiosa

L'istanza era stata presentata dopo la sentenza della Corte europea sul caso di Contrada. Ma per la procura generale quella pronuncia vale solo per la singola vicenda dell'ex funzionario del Sisde e non si può applicare al fondatore di Forza Italia

E’ stata respinta dalla Cassazione l’istanza di revisione del processo avanzata dai legali dell’ex senatore di Forza Italia Marcello Dell’Utri condannato con sentenza definitiva a sette anni per concorso in associazione mafiosa. La decisione è stata presa dalla quinta sezione penale che ha respinto il ricorso degli avvocati Francesco Centonze e Tullio Padovani che chiedevano che all’ex braccio destro di Silvio Berlusconi fosse applicata la sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo sul caso di Bruno Contrada ex funzionario del Sisde che fu processato per un reato che, a dire dei giudici di Strasburgo, all’epoca dei fatti contestati non esisteva, lo stesso contestato al fondatore di Forza Italia.

Già nella sua requisitoria il sostituto pg Perla Lori aveva sbarrato la strada alla revisione sostenendo che la pronuncia Cedu era riferita al caso “singolo” di Contrada “e non era suscettibile di essere estesa ad altri anche perché non si tratta di una sentenza della Grande Chambre“. Con questo verdetto la Cassazione ha confermato il no alla revisione pronunciato poco meno di un anno fa, l’8 marzo, dalla Corte d’Appello di Caltanissetta.