Politica

Lannutti: “Banche controllate dai Savi di Sion”. Comunità ebraica: “Antisemita”. Fi e Pd insorgono. Di Maio: “Ci dissociamo”

I protocolli dei Savi di Sion è un falso documento creato nei prima anni dello scorso secolo dalla polizia segreta dello zar per alimentare l’odio contro gli ebrei, attribuendo loro un complotto per sottomettere il mondo con la massoneria. Un falso spesso utilizzato poi dall’estrema destra in Europa e Usa. Fiano: "Dove stiamo andando a finire?". Carfagna: "Squallore". La marcia indietro del senatore: "Mi scuso se il link ha urtato la sensibilità. Condividere un link non significa condividere i contenuti, da cui comunque prendo le distanze"

“Gruppo dei Savi di Sion e Mayer Amschel Rothschild, l’abile fondatore della famosa dinastia che ancora oggi controlla il Sistema Bancario Internazionale, portò alla creazione di un manifesto: ‘I Protocolli dei Savi di Sion’. Suddiviso in 24 paragrafi, viene descritto come soggiogare e dominare il mondo con l’aiuto del sistema economico, oggi del globalismo, dei banchieri di affari e finanza criminale”. Un post del senatore di M5s, Elio Lannutti, provoca accuse di antisemitismo da parte di tutte le opposizioni e le ire della comunità ebraica, che chiedono al Movimento Cinque Stelle di prendere le distanze. In serata è il vicepremier Luigi Di Maio a dissociare dalle parole del parlamentare: “Come vicepresidente del Consiglio e come capo politico del M5S prendo le distanze, e con me tutto il Movimento, dalle considerazioni del senatore”, scrive secco in un post. E poco dopo il fondatore dell’Adusbef prova a smarcarsi dal post che aveva condiviso: “Ieri (domenica, nda) ho pubblicato un link sui banchieri Rothschild, senza alcun commento – scrive su Facebook – Poiché non avevo alcuna volontà di offendere alcuno, tantomeno le comunità ebraiche od altri, mi scuso se il link ha urtato la sensibilità. Condividere un link non significa condividere i contenuti, da cui comunque prendo le distanze. Ci tengo a sottolineare che non sono, né sarò mai antisemita”.

Cosa sono i protocolli e le reazioni della comunità ebraica – I protocolli dei Savi di Sion è un falso documento creato nei prima anni dello scorso secolo dalla polizia segreta dello zar per alimentare l’odio contro gli ebrei, attribuendo loro un complotto per sottomettere il mondo con la massoneria. Un falso spesso utilizzato poi dall’estrema destra in Europa e Usa. Il tweet di Lannutti ha immediatamente suscitato sdegno anche perché arriva, come ha osservato la vicepresidente del Senato Anna Rossomando (Pd), a pochi giorni dalla Giornata della Memoria della Shoah. Durissima la reazione della comunità ebraica attraverso il sito dell’ebraismo italiano, “Moked”. “Un delirante post antisemita”, viene definito senza mezzi termini. Moked aggiunge che “il senatore ha pensato bene di attirare l’attenzione sulla sua ultima fatica letteraria con una squallida trovata promozionale”. Oggi infatti Lannutti ha presentato il suo ultimo libro.

Il Pd: “Di Maio prenda le distanze” – Emanuele Fiano, deputato del Pd di religione ebraica, si è domandato allarmato: “Scusate ma dove stiamo andando a finire? Dovrò espatriare io, in quanto ebreo?”. Mentre la vice- capogruppo del Pd al Senato, Simona Malpezzi dice: “Non solo complottisti, anche razzisti ed antisemiti”. L’Italia, aggiunge, “è in mano ad una banda di personaggi squallidi e senza vergogna”. Nicola Zingaretti, governatore del Lazio e candidato alla segreteria del Pd, aveva chiesto invece a Luigi Di Maio di “prendere le distanze da queste farneticazioni antisemite”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’ex segretario Maurizio Martina: “”Ancora parole indecenti e antisemite dal senatore Cinque Stelle Lannutti. Vergognoso. E il Movimento Cinque Stelle che fa? Sta a guardare o si gira dall’altra parte?”, aveva scritto prima dell’intervento di Di Maio.

Forza Italia: “Farnetica, M5s chieda scusa” –  “Ci mancava solo il senatore ignorante e i classici pregiudizi sul complotto ebraico. Che squallore questo M5S che non ha ancora preso le distanze da Elio Lannutti e preteso che chieda scusa per sue farneticazioni”, era stato invece il commento di Mara Carfagna, vice presidente della Camera e deputata di Forza Italia. “Inquietante”, dice invece il senatore Lucio Malan. “Quando ho visto il tweet ho pensato che fosse opera di qualcuno che ha avuto accesso al suo account, ma passate 24 ore devo davvero pensare che quelle assurde parole siano davvero sue e non ne sia pentito, visto che non le ha rimosse – spiega – Davvero preoccupante che un senatore del partito di governo possa credere alla più classica delle mistificazioni antisemite, smascherata da più di un secolo e per di più ricevere 77 ‘like. Un senatore 5S può essere espulso se non obbedisce prontamente alle giravolte programmatiche dei capi, ma se sposa le tesi del più truculento antisemitismo non arriva neppure una smentita”.

Mentana: “Di Maio, allontanalo” – Anche il direttore del Tg La7, Enrico Mentana, aveva chiesto un intervento di Di Maio per “separare i destini del suo movimento da quello di un vostro eletto, il senatore Lannutti, capace ancora ieri di citare il complotto ebraico mondiale dei Protocolli dei Savi di Sion, quella che il linguaggio del nostro tempo chiamerebbe la fake news più foriera di odio e morte nella nostra storia, lo strumento fabbricato e usato per perseguitare e eliminare in tante parti del mondo gli umani di religione ebraica, dai pogrom russi fino ai campi di sterminio nazisti”. La lettera aperta del giornalista chiedeva quindi al vicepremier: “Liberi il suo gruppo senatoriale e il m5s da questa squalificata compagnia, e da idee ripugnanti che da decenni non si associavano più a nessuna figura pubblica italiana”.