Politica

Napoli, Di Maio: “Otto bombe in una settimana. Lo Stato deve farsi sentire”. Morra: “Combattiamo la Camorra”

Poche ore dopo l'ennesimo agguato sono arrivati i messaggi di sostegno di parte della politica. Il vicepremier M5s ha scritto su Facebook promettendo un intervento. E così anche il presidente della commissione Antimafia. De Magistris contro Salvini: "Ancora aspettiamo le assunzioni di nuove forze dell'ordine". Lui: "Non se n'è accorto, ma ci sono già state". Fico: "Noi siamo dalla parte di chi non si fa intimidire". Pd: "Dov'è il ministro dell'Interno?"

Non solo l’esplosione nella notte davanti all’ingresso della storica pizzeria Sorbillo di Napoli. Ma anche le otto bombe ad Afragola degli ultimi giorni. Dopo l’ennesimo agguato, e dopo che questa volta a essere colpito è stato un imprenditore simbolo nella centralissima via dei Tribunali, sono arrivati i messaggi di solidarietà di parte della politica. Innanzitutto si sono schierati gli esponenti del M5s al governo. “Lo Stato deve farsi sentire”, ha dichiarato su Facebook il vicepremier Luigi Di Maio. “La risposta sia dura”, è stato invece il commento del presidente della Camera Roberto Fico. “La città non si arrende”. Oggi a Napoli è atteso anche il presidente della commissione Antimafia Nicola Morra: “Vermi usi a strisciare provano a intimorire Gino Sorbillo, con una bomba nella storica pizzeria a via dei Tribunali”, ha scritto su Twitter. “Oggi sarò a testimoniare che lo Stato combatte la Camorra, perché Napoli schifa le mafie e non abbassa la testa”. Il leader del Carroccio Matteo Salvini ha invece annunciato che, come già previsto, andrà sul posto venerdì. E si è scontrato con il sindaco di Napoli Luigi De Magistris che ha dichiarato di essere ancora in attesa delle nuove assunzioni nelle forze dell’ordine promesse dal ministro dell’Interno. Il sottosegretario al Viminale Luigi Gaetti ha parlato di una “grave situazione esistente”: “La pesante minaccia di oggi è l’ennesimo chiaro segnale della grave situazione esistente che segna la presenza forte della camorra nel hinterland di Napoli”. Per Forza Italia ha parlato solo Maria Stella Gelmini: “Mai arrendersi davanti alla paura”, ha scritto su Twitter. In solidarietà a Sorbillo, si è schierato anche lo scrittore Roberto Saviano: “Gino dice la verità”, ha scritto su Twitter, “a Napoli la maggioranza è costituita da persone straordinarie, e lui è senz’altro una di queste. Forza Gino”.

De Magistris: “Siamo ancora in attesa delle forze dell’ordine”. Salvini: “Più fondi ma lui non se ne accorge”
Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris si è scontrato con il ministro dell’Interno Matteo Salvini. “Questi criminali e delinquenti non passeranno”, ha detto il primo cittadino. “Si devono arrendere e devono sapere che ormai il riscatto di Napoli passa attraverso l’onestà, la cultura e la ribellione a ogni forma di violenza”. E contro il Viminale ha detto: “Siamo ancora in attesa delle forze dell’ordine che per ben due volte in visita a Napoli il ministro dell’Interno aveva promesso e che io personalmente non ho visto se non nelle occasioni in cui autorevoli esponenti di governo fanno visita”. Quindi ha concluso: “La solidarietà che oggi esprimiamo a Gino Sorbillo la estendiamo a tutti gli imprenditori e operatori commerciali che quotidianamente sono vittime di una violenza che tutti insieme dobbiamo contrastare”. A lui ha replicato il vicepremier del Carroccio: “Rispondo a De Magistris con i fatti e non con le parole”, ha dichiarato Salvini. “Napoli potrà assumere più personale della polizia locale, sta già beneficiando di rinforzi per polizia e carabinieri, ha ottenuto fondi per la videosorveglianza e grazie al decreto sicurezza ha ottenuto maggiori risorse, una norma ad hoc per rottamare i motorini sequestrati e più poteri per ordine pubblico e sgomberi. Evidentemente il sindaco non se ne è accorto o non l’ha capito: è troppo concentrato a coccolare centri sociali e clandestini. Venerdì sarò nel Napoletano”.

M5s: “Massimo supporto a chi investe al Sud. Le mafie devono sparire”. Il grillino Sibilia: “Parole superflue, servono azioni”
Per i parlamentari 5 stelle in commissione Antimafie serve “il massimo supporto a Gino Sorbillo e a tutti quanti contribuiscono a fare della storica pizzeria di via dei Tribunali una delle migliori realtà gastronomiche italiane”. Perché si tratta, di “un esempio di eccellenza del Sud che resta al Sud, grazie alla determinazione di chi ha deciso di investire tempo e denaro nella terra dove è nato”. E continua la nota: “Questo coraggio deve ricevere il più ampio sostegno da parte delle Istituzioni. Nessuno deve essere costretto ad andare via dal luogo dove ha deciso di costruire il proprio futuro. A sparire devono essere invece i mafiosi, i vigliacchi e i prevaricatori. In Italia non c’è più spazio per i codardi e per le vigliaccate di questo genere, il vento sta cambiando”. Sul posto il sottosegretario all’Interno M5s Carlo Sibilia: “Ogni parola è superflua, servono azioni concrete. Per questo alle ore 15:30 sarò a Napoli dal Questore Antonio De Iesu per approfondire il fenomeno delle bombe agli esercizi commerciali e insieme discutere delle misure di sicurezza attivate. Le forze dell’ordine stanno lavorando intensamente in queste ore. Nel napoletano ci sono persone perbene, lavoratori onesti, straordinari imprenditori che ogni giorno mettono in atto un’azione di resistenza contro chi semina disordine e terrore”.

Pd: “Forza Sorbillo siamo con te. Salvini dov’è?”
Sostegno anche dal Partito democratico che ha invece attaccato Salvini. “Il solito, l’ennesimo, atto vigliacco”, ha detto la senatrice napoletana Valeria Valente. “Solidarietà a Gino e a tutti gli imprenditori come lui, che con coraggio e intraprendenza fanno impresa nei nostri territori”. E ha aggiunto: “Questo drammatico episodio conferma che l’idea di sicurezza che ha Salvini non funziona. La sicurezza non è lotta all’immigrazione e legittima difesa, come ci vuole far credere il vicepremier. Lo Stato non può lasciare soli cittadini come Sorbillo. Salvini smetta di spettacolarizzare tutto quello che fa e metta finalmente in campo misure di prevenzione e di contrasto alla criminalità, alla violenza e all’odio. Al ministro Salvini, forse distratto dai troppi post sui suoi pasti e sulle divise non sue, ricordiamo semplicemente che nessun cittadino ce la può fare da solo. La sicurezza è compito dello Stato”.