Politica

Rossi (cda Rai): “Fazio? Suo format ha costi troppo alti e non linea con servizio pubblico. Rai Due sovranista? Magari”

Le dichiarazioni di Claudio Baglioni sui migranti? Completamente fuori luogo nel contesto in cui sono state pronunciate, e cioè nella conferenza stampa di presentazione del Festival di Sanremo“. Sono le parole di Giampaolo Rossi, membro del cda Rai in quota Fratelli d’Italia, durante la trasmissione “Ho scelto Cusano”, su Radio Cusano Campus.
“Ci sono contesti in cui personaggi che svolgono un ruolo pubblico” – continua – “dovrebbero evitare di esprimere e condizionare quello che è il proprio lavoro sulla base di valutazioni che sono completamente fuori contesto. Ritengo totalmente fuori luogo luogo dare indicazioni di analisi politiche su temi di attualità, tra l’altro molto complessi e articolati, sui quali un artista come Baglioni non è in grado di esprimere delle possibili soluzioni alternative e infatti non le ha espresse. Ci vorrebbe un po’ più di accortezza nell’utilizzo del linguaggio e nell’idea di raccontare un problema che è difficile da risolvere e che non si risolve certo con le battute e con le critiche gratuite”.

Entusiasmo invece per la neo-direzione di Carlo Freccero: “Rai Due sovranista? Magari, sarebbe una rete in linea con una sensibilità sempre più diffusa nel Paese e sicuramente maggioritaria. L’idea di costruire un contenitore legato a quella che in genere noi chiamiamo ‘controinformazione’ credo sia giusta. Il direttore Freccero tiene conto di un processo di trasformazione radicale dell’informazione in tutto l’occidente, attraverso il processo di disintermediazione, cioè la crisi dell’informazione del mainstream e l’emergere sempre più forte e convincente di spazi di libera informazione, di cui i blog sono solo un aspetto”.
E aggiunge: “E’ un po’ come se Rai Due iniziasse, per la prima volta, a vedere all’interno del mainstream dei canali di accesso all’informazione completamente innovativi, che sono poi quelli che spesso stanno raccontando la verità molto più di quanto fanno i grandi giornali e le grandi televisioni. Blog e social network stanno raccontando altre verità sulla politica estera, sulle ong, sul ritorno della sovranità dei popoli“.

Rossi, poi, commenta le foto pubblicate sul settimanale “Chi” e immortalanti Freccero e Alessandro Di Battista insieme: “Le insinuazioni del Pd sono assolutamente inutili. Sono polemiche politiche sterili. In passato la Rai è stata sottoposta all’egida dei partiti politici in maniera di gran lunga superiore a questa. Non credo che Carlo Freccero sia una persona condizionabile dalla politica. Lui rappresenta uno dei volti storici della nostra tv, un pezzo di storia della tv italiana, un intellettuale sicuramente capace di avere una visione della complessità del tempo che viviamo e anche del processo di trasformazione del sistema dei media. Non credo che il fatto che possa andare a pranzo con un politico condizioni in qualche modo la libertà di scelta e di pensiero di una persona come Freccero”.

Circa il chiacchierato addio di Fabio Fazio alla Rai, Rossi spiega: “Si stanno valutando tantissime questioni che riguardano il futuro dei palinsesti Rai, sulla base dell’analisi dei risultati che vedremo quest’anno. Non dimentichiamoci che i palinsesti su cui questo cda sta lavorando sono stati votati e approvati dalla precedente gestione della Rai. Quindi, per noi da questo punto di vista è importante verificare i risultati effettivi che questi palinsesti e questi format stanno producendo. Sicuramente, tra tutti, il format di Fabio Fazio è sotto un’attenzione particolare, e io sono il primo ad averne, perché costa tantissimo. Ritengo che i costi del suo programma siano eccessivi e totalmente fuori mercato rispetto allo standard del mercato televisivo italiano. E probabilmente i risultati che sta ottenendo non sono in linea né con gli ascolti che erano preventivati né tantomeno con la funzione del servizio pubblico. Si valuterà a fine stagione quali saranno i provvedimenti da prendere”.