Cronaca

Sondrio, 21enne muore intossicato: “Stufa difettosa”. Ricoverata la fidanzata

Il giovane ucciso nel sonno dalle esalazioni di monossido la notte di Capodanno. La ragazza che dormiva accanto a lui ricoverata in gravi condizioni. A trovarli privi di sensi il padre della vittima nel pomeriggio del primo gennaio

Sono state le esalazioni di monossido, sprigionate probabilmente da una stufa difettosa, a uccidere nel sonno durante la notte di Capodanno Denis Romedi, 21 anni, studente universitario di Valdisotto (Sondrio). La fidanzata e coetanea che dormiva accanto a lui, Elisa Bertolina, anche lei universitaria ma residente a Valfurva (Sondrio), è stata ricoverata all’ospedale Morelli di Sondalo in gravi condizioni. A soccorrere i due giovani nel tardo pomeriggio del primo gennaio in una casa di montagna a Tola, frazione di Valdisotto, era stato il padre della vittima, allarmato dal fatto che aveva più volte aveva cercato di mettersi in contatto con il figlio, senza tuttavia riuscirvi.

La coppia si era recata nella casa di famiglia per la notte di San Silvestro. A intossicarli nel sonno, secondo una prima ricostruzione, le esalazioni di monossido sprigionate da una stufa. Quando l’uomo è arrivato in camera, ha trovato i corpi dei due ragazzi uno accanto all’altro nel letto, privi di sensi. Sul posto, per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto, i carabinieri della Compagnia di Tirano.Il magistrato di turno, Elvira Antonelli, ha disposto il sequestro dell’intero edificio. Sarà l’autopsia a stabilire le esatte cause del decesso del giovane, mentre la sua fidanzata è in prognosi riservata e i medici stanno valutando se trasferirla all’ospedale di Zingonia (Bergamo) in camera iperbarica.