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J-Ax: “Oltre alla fattoria degli animali, a Natale per mio figlio ho chiesto un mondo senza Matteo Salvini”

In un'intervista al Corriere della Sera, il rapper si è detto "deluso da chi passa la vita a trovare il modo per impedire che altri siano felici per assecondare la sua chiusura mentale"

A Natale, J-Ax ha espresso un desiderio per suo figlio Nickolas, che compirà 2 anni il prossimo febbraio. In un’intervista al Corriere della Sera, il rapper ha detto infatti che “oltre alla fattoria degli animali, vorrei per lui un mondo senza guerra e senza inquinamento. E senza Matteo Salvini“. J-Ax ha spiegato che questo desiderio “politico” nasce dal fatto che è “deluso da chi crea un allarme che non c’è, prendendo gli immigrati come capro espiatorio per qualsiasi cosa o da chi passa la vita a trovare il modo per impedire che altri siano felici per assecondare la sua chiusura mentale“.

Poi il rapper ha parlato anche di “Tutto tua madre“, la canzone che ha scritto e dedicato al figlio Nickolas e alla moglie Eliana Cocker: “Mi ha spinto a farla il fatto che la storia abbia avuto un lieto fine, un po’ come quasi tutte le mie canzoni”, ha detto al Corriere. “Una bella favola che ho ritenuto doveroso raccontare. Il pezzo però non l’ho davvero scritto io: lo ha scritto la vita per me. Io l’ho solo ricopiato. È tutto lì dentro, la vicenda, gli stati d’ animo. Non voglio lucrarci sopra o giocarmi la figura di family man“.

Ora la sua vita è cambiata e si dedica con piacere al mestiere di papà, soprattutto di prima mattina quando i suoi fan ancora dormono: “Mi piace tantissimo e delegare ad altri sarebbe innaturale – ha spiegato –  A volte penso che per qualcuno il successo e la notorietà siano scuse per poter essere pigri, lasciando che sia una tata a fare tutto. Io faccio volentieri il papà. E poi alle 7,30 del mattino c’ è poca gente che mi chiede i selfie per strada”.

Tornato al successo dopo l’esperienza con gli Articolo 31, è stato più volte dato per finito fino alla svolta musicale a “The Voice of Italy” con Suor Cristina: “Quelle eclatanti sono state almeno tre. Ogni volta si diceva che ero un fallito, o che lo eravamo in due nel caso degli Articolo 31. Ma ogni volta abbiamo trovato il modo di tornare a colpire il cuore del pubblico. E poi la ripartenza pop l’ha voluta Dio, mandandomi suor Cristina, che è stata nella mia squadra a ‘The Voice of Italy‘”