Cronaca

Canarie, l’illusione del buen retiro. Anche il console mette in guardia: “Annunci non corrispondono a realtà”

Dal 2008 la comunità italiana è cresciuta da poco più di 24.000 persone a quasi 46.000. Ma se nei primi anni a trasferirsi erano soprattutto giovani occupazioni legate al turismo, ultimamente è cresciuto il fenomeno di intere famiglie che lasciano l’Italia. Ma non sempre trovano ciò che viene pubblicizzato

Franco e Anna sono appena tornati dalle feste natalizie alla Canarie: “Cercando su internet avevamo trovato una specie di agenzia. Diceva che con una pensione italiana anche bassa, là si vive bene. Ci hanno portati a vedere case e al ristorante. Ci penseremo”. Una delle tante agenzie sorte in poco tempo, come quella che in Italia sta acquistando spazi su un canale televisivo nazionale, per telepromozioni con tanto di vecchie glorie della tv in disarmo a fare da testimonial, per invitare a trasferirsi nelle isole spagnole a far la bella vita con quattro soldi.

A promuovere la “felicità dietro l’angolo”i soliti furbetti che – annusato l’affare – hanno iniziato a pescare a strascico soprattutto tra i nostri pensionati, proponendo un bel pacchetto di illusioni, composto da villetta vista mare, poche tasse e serenità per tutti. Furbetti, ma anche speculatori senza scrupoli che versando anticipi, fanno razzia di immobili a basso costo, da rivendere ai connazionali sprovveduti, promettendo rendite da favola: fino al 6% annuo del valore, contro una stima reale del 2% nel migliore dei casi. Ad alcuni italiani sono state proposte mediazioni finanziarie per poter acquistare immobili anche senza le garanzie necessarie per un mutuo. E che la realtà non fosse proprio quella prospettata se ne sono accorti in parecchi che una volta trovatisi di fronte a normali problemi di vita quotidiana hanno finito per tornare in Italia.

Il console italiano alle isole Canarie, José Carlos de Blasio, è intervenuto sulla stampa spagnola denunciando come già alcune televisioni locali italiane stiano pubblicizzando la località di Corralejo “con la falsa promessa di aspettative di vita che non corrispondono alla realtà”. Il diplomatico italiano afferma di aver già incontrato intere famiglie disperate, costrette a rientrare nel proprio paese dopo aver speso tutti i propri risparmi. “Vieni a Corralejo e vivrai con 550 euro”, sarebbe lo slogan diffuso.

Dal 2008 la comunità italiana alle Canarie è cresciuta da poco più di 24.000 persone a quasi 46.000. Come dire che circa 200 nostri connazionali al mese si trasferiscono là, andando a formare la più numerosa comunità straniera nell’arcipelago. Ma se nei primi anni a trasferirsi erano soprattutto giovani che cercavano – e per la maggior parte trovavano – occupazioni legate soprattutto al turismo, ultimamente è cresciuto il fenomeno di intere famiglie che lasciano l’Italia, compresi i pensionati che alle Canarie possono incassare la propria indennità lorda. perché in media la vita costa attorno al 30% in meno e questo consente qualche agio in più. “Sia chiaro che nemmeno qui si vive con la pensione sociale minima – ci dice Nicola, che abita ormai da tempo a Las Palmas – si trascorre una vecchiaia tranquilla, ma con un reddito di almeno 1200 euro a persona, inteso come pensione netta incassata in Italia”. Certo il cilma è gradevole e la vita è meno cara, ma non è tutto oro quel che luccica. “La sanita’ pubblica copre bene solo le fasce economiche molto basse e le prestazioni di base. Per esami clinici- ad esempio – meglio rivolgersi a strutture private. E quelle costano parecchio”. A dirlo è Carlo, 60 anni, bresciano, che vive a Mas Palomas Arguineguin, a sud della Gran Canaria, con la moglie. Da casa gestisce un’attività di trasporto per i connazionali che hanno deciso di trasferirsi alle Canarie e ora sta pensando di attivare una rete di servizi proprio per gli italiani che abbiano intenzione di fare come lui. “Ma bisogna essere chiari – dice – qui può vivere meglio chi in Italia già vivrebbe discretamente”.

Chi torna sui suoi passi è – in genere – chi non ha considerato che vi sono anche qui regole e burocrazie. Non è facile ed è spesso dispendioso farsi inviare merci dall’Italia, è necessario ri-immatricolare l’automobile, i beni di consumo italiani sono soggetti comunque a tasse doganali. Per questo stanno sorgendo iniziative imprenditoriali di nostri concittadini che aiutano ad affrontare tutti i passaggi necessari al trasferimento. Per contro, in Italia ci sono agenti improvvisati che vendono presunti “pacchetti della felicità” che si rivelano quasi truffe, promettendo vite da nababbi con 500 euro al mese, utilizzando massicciamente i social media.

Del resto in isole di grande tradizione turistica come Lanzarote stanno sorgendo nuovi centri abitati di villette a schiera con giardino. Oltre agli italiani anche molti tedeschi raggiungono le Canarie ogni anno. La meta prediletta dei nostri connazionali è la Gran Canaria, l’isola più grande che offre piccoli centri abitati arroccati sul mare, ma anche una capitale – Las Palmas – che è una modernissima metropoli da 400.000 abitanti. Qui si cerca il paradiso, ma spesso si trova la fregatura.