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Safia Askarova, giovane promessa del nuoto uccisa con trenta coltellate

Il fatto è accaduto lo scorso 23 dicembre nella città russa di Togliatti. "Ho perso il controllo. Ho tirato fuori il mio coltello e l'ho colpita, non riesco neanche a ricordare dove esattamente". Questa la confessione del fidanzato

Era una giovane promessa del nuoto mondiale e a soli 16 anni aveva già vinto una medaglia d’argento nel suo Paese. Safia Askarova è stata uccisa con trenta coltellate dal fidanzato, Nikita Malygin. Lei gli aveva da poco comunicato di voler mettere fine alla relazione per poter dedicare tutto il proprio tempo alla preparazione atletica. Nei media del Paese si parla molto della storia terribile di questa giovanissima atleta. Il fatto è accaduto lo scorso 23 dicembre nella città russa di Togliatti. “Ho perso il controllo. Ho tirato fuori il mio coltello e l’ho colpita, non riesco neanche a ricordare dove esattamente”. Questa la confessione del fidanzato assassino agli inquirenti. Amici della coppia hanno raccontato che il ragazzo nutrisse una profonda gelosia per Safia. Ad avvertire le autorità della scomparsa della ragazza erano stati i genitori. “Non volevo farle del male. Volevo solo parlare con lei e convincerla a rimanere insieme”, ha detto il ragazzo.