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Terrorismo: arrestato a Gibuti Peter Chérif, ‘mente’ della strage Charlie Hebdo

In corso l'estradizione verso la Francia del 36enne meglio noto con il nome di Abou Hamza. È noto ai servizi di Parigi per aver combattuto in Iraq nei primi anni 2000

Era ricercato dal 2011 e quattro anni dopo è stato identificato come la mente dell’attacco a Charlie Hebdo a Parigi e sospettato di essere stato anche in contatto con Amedy Coulibaly, l’autore dell’attacco contro l’Hyper CacherPeter Chérif, 36enne meglio noto con il nome di Abou Hamza, è stato fermato a Gibuti e sarebbe in corso la sua estradizione verso la Francia. Membro della rete di Buttes-Chaumont e tra i terroristi più ricercati al mondo, era amico dei fratelli Kouachi, responsabili dell’attentato al giornale satirico in cui furono uccise 12 persone.

Chérif è noto ai servizi francesi per aver combattuto in Iraq nei primi anni 2000. Condannato nel luglio 2006 a quindici anni di carcere per “aver attraversato il confine illegale” in Iraq, è scappato dal carcere di Badouche, a nord da Mosul, dove stava scontando la sua pena. Successivamente, l’uomo fu nuovamente arrestato e consegnato alle autorità francesi. Lasciato in libertà in attesa di giudizio, riuscì a fuggire l’ultimo giorno del suo processo, nel gennaio 2011. I servizi francesi troveranno Peter Chérif quattro mesi dopo nello Yemen. Si è poi unito alle fila di al-Qaeda nella penisola arabica (Aqpa, dove avrebbe sparato i fratelli Kouachi e il loro amico Salim Benghalem).