Tecnologia

Rapporto Ericsson: ecco le 10 tendenze hi-tech che potrebbero caratterizzare il nostro futuro

I risultati del report Ericsson "10 Hot Consumer Trends 2019" basato sulle previsioni di milioni di appassionati di tecnologia, tratteggiano una società che viaggia decisa verso l'automazione totale, dai supermercati agli insegnanti. Con qualche affanno.

A fine anno molte aziende, come ad esempio Google, Facebook e YouTube, ci propongono uno sguardo riepilogativo dell’anno che volge al termine. Ericsson invece ha scelto un approccio diverso e con i risultati del report “10 Hot Consumer Trends 2019”, prova invece a stimolarci con ciò che potrebbe essere il prossimo futuro. Stilato dal ConsumerLab di Ericsson, il report traccia 10 possibili tendenze tecnologiche, basandosi sulle previsioni fatte da 34 milioni di consumatori appassionati di tecnologia.

Al di là dei tanti ambiti toccati, dall’Intelligenza Artificiale alla realtà virtuale passando per il 5G, ciò che emerge chiaramente è la convinzione che automazione e tecnologie predittive saranno sempre più protagoniste dello sviluppo tecnologico nel breve termine. Svolgendo così un ruolo molto importante nella vita quotidiana delle persone. Diamo allora uno sguardo a quelle che sono le 10 principali tendenze individuate dal Consumer Trends 2019:

Awareables

Secondo la metà di tutti gli intervistati che attualmente utilizzano già gli assistenti virtuali tramite smartphone o smart speaker, presto Google Assistant, Alexa o Apple Siri, saranno capaci di capire le nostre emozioni, comportandosi di conseguenza.

Litigi Smart

Il 47% degli utenti intervistati che possiede un assistente virtuale crede che ciascun assistente fornisca risposte differenti alla stessa domanda, tanto che il 41% di loro pensa che sarebbe meglio per le coppie avere assistenti virtuali compatibili, per evitare che Siri e Alexa si mettano a litigare su un determinato argomento, e con essi anche i loro proprietari.

Applicazioni spia

Smartphone, smart speaker e gadget indossabili (wearable) in generale sicuramente ci facilitano la vita, ma rispettano la nostra privacy? Secondo il 47% del campione no. In molti infatti sono convinti che molte app utilizzino fotocamere, microfoni e informazioni sulla posizione per raccogliere dati personali anche mentre non sono in uso.

Consensi forzati

Tutti sono preoccupati per la privacy, ma poi ben il 51 % del campione si dice infastidito dalla continua richiesta di autorizzazioni, mentre il 46 % trova inutile dover dare un consenso che, in fin dei conti, appare quasi forzato.

Internet of Skills

Si parla spesso di realtà virtuale o aumentata ma per oltre il 50 % degli intervistati tali tecnologie diverranno davvero utili quando offriranno una sorta di guida virtuale per attività pratiche e quotidiane, ad esempio poter riparare le cose che si rompono in casa ma anche…imparare a ballare!

Assistenti zero-touch

A che serve l’automatizzazione se non a sollevarci dalle incombenze più noiose e ripetitive del quotidiano? Ecco dunque che il 49% degli utenti sogna la possibilità di automatizzare la fornitura di prodotti generici presenti nella propria abitazione, mentre al 47% piacerebbe avere un assistente virtuale che si occupi dei noiosi aspetti finanziari, come ad esempio la dichiarazione dei redditi.

Obesità mentale

Ma con tutta quest’automazione decisionale non rischiamo di impigrirci eccessivamente? La risposta è sì. Non a caso un utente su tre è convinto che presto dovremo esercitarci a pensare, poiché il processo decisionale quotidiano diventerà sempre più automatizzato e noi avremo un cervello sempre più “obeso” e pigro.

Eco me

Ridurre al minimo il nostro impatto ambientale sul pianeta è uno dei temi attuali più caldi e, anche in questo caso, la tecnologia potrebbe venirci in soccorso. Il 39% dei consumatori ad esempio desidererebbe un orologio ecologico che misuri la propria “impronta ecologica”, mentre 4 utenti su 10 vorrebbero un assistente virtuale che li aiuti a ottimizzare la temperatura interna dell’abitazione e l’uso dell’acqua.

Gemello digitale

Una vita sempre più veloce e impegni multipli richiederebbe a volte di poter essere in due posti diversi allo stesso tempo, un problema che secondo molti utenti potrà essere risolto grazie alla tecnologia, in particolare grazie agli avatar e alla realtà virtuale e aumentata. il 48% degli utenti che già utilizza tali soluzioni crede infatti che gli avatar saranno in grado di imitare le espressioni facciali al punto tale che sarà come guardarsi allo specchio.

5G e società automatizzata

Si chiude infine col 5G, una delle tecnologie che probabilmente avrà più impatto sul nostro immediato futuro. Ne sono consapevoli anche gli utenti intervistati. Il 20% di loro infatti ritiene che il 5G sarà in grado di connettere meglio i dispositivi IoT, come elettrodomestici e contatori. Tra i servizi che beneficeranno maggiormente ci sono allarmi di home security, realtà virtuale applicata alle esperienze di shopping, auto a guida autonoma e elettrodomestici smart in generale.