Società

Qualità della vita 2018, Belluno prima per sicurezza ma a Ferrara processi più corti. Marche da Oscar per attrazione di turisti

La classifica stilata dal Sole 24 Ore ha visto vincere per la prima volta Milano, al top per reddito pro capite e servizi "smart" per il cittadino. Roma in assoluto è 21esima ma sale sul podio per cultura e tempo libero. Differenza di retribuzioni tra uomini e donne: Viterbo la peggiore, Ancona la migliore. La demografia nazionale trascinata dal Sud. Napoli tra le città più giovani, ma anche con il tasso più alto di disoccupazione giovanile

Milano è la regina delle province d’Italia. Prima per Pil pro capite e per servizi “smart” al cittadino. Roma non eccelle, ma vince la medaglia d’argento nel settore “Cultura e tempo libero“. Particolari alcuni indicatori, come la durata media dei processi, dove emerge positivamente Ferrara. Le Marche, invece, brillano per forza “attrattiva”: i turisti mediamente si fermano di più in alberghi e simili. Napoli è la città più giovane, ma anche tra le peggiori per tasso di disoccupazione giovanile. Sul tema ambiente si impone Trieste, ma a Imperia e Trapani c’è il clima migliore. Sono solo alcune caratteristiche che emergono dalla classifica “Qualità della vita 2018” redatta dal Sole 24 Ore e pubblicata oggi. Sei le macro aree analizzate, suddivise a loro volta in altri 7 indicatori: 42 in tutto le “mini classifiche” che hanno contribuito a stilare quella finale.

A Prato tre volte gli acquisti di Enna. Maglia nera a Roma e Milano per gli affittiMilano sale sul podio, al primo posto, nel settore “Ricchezza e consumi”. Dietro di lui Bolzano e Belluno. In ultima posizione, invece, Agrigento e Crotone. Nella macro area emerge Gorizia. La città del Nord-Est è seconda per canoni di locazione, con una spesa media mensile di 330 euro, dietro ad Avellino. Maglia nera, invece, a Roma, Venezia e Milano per il costo degli affitti: in media un appartamento nella città lombarda viene 1740 euro al mese. Quello che non spendono in affitto, i goriziani lo rinvestono in viaggi. In media, infatti, ogni abitante della provincia impiega nel turismo 1285 euro. Una somma 28 volte superiore a quella di Enna, dove si spendono 45 euro pro-capite. La provincia siciliana è ultima anche nella spesa media per famiglia in beni durevoli: si consuma tre volte meno rispetto alle prime in classifica, Prato e Modena.

Bolzano vince per occupazione. Viterbo ultima per gap salariale Nella tematica “Affari e lavoro” emergono Bolzano e Ascoli Piceno. Ultime Caltanissetta e Taranto. Secondo i dati Istat nella provincia autonoma 73 persone su 100 tra i 15  i 64 anni hanno un lavoro. Il numero si dimezza invece per l’ultima nella classifica “Tasso di occupazione”, Reggio Calabria, ferma al 37,5 per cento. Da sottolineare anche il primato di start up innovative, raggiunto nel Triveneto. Emerge Ancona, la città dove il salary gap, cioè la differenza retributiva di genere, è minimo. Esempio negativo, invece, Viterbo dove, a parità di mansione, una donna guadagna in media il 40 per cento in meno di un uomo. Il Sud conquista poi un primato importante: quello della quota di export sul Pil, che va a Siracusa.

Oscar a Mantova per l’ecosistema urbano. A Imperia quello per il clima migliore – Rischio idrogeologico, servizi che facilitano la vita al cittadino, ma anche la speranza di vita media alla nascita e la qualità dell’aria. Questi gli indicatori che rientrano nel settore “Ambiente e Servizi“. A primeggiare, in questo caso, è Trieste. Seguono Milano e Parma. In fondo alla classifica, invece, Caserta e Vibo Valentia. Oscar per l’ecosistema urbano, che premia la raccolta differenziata, il verde urbano e il traffico, a Mantova. La stessa provincia però è ultima per indice climatico di escursione termica, valore in cui si impongono Imperia e Trapani. La città più smart, sia per i servizi al cittadino informatizzati che, ad esempio, per l’home banking, è invece Milano. A Caserta non si investe per minori, disabili e anziani: 8 gli euro pro capite spesi nel 2017 per fini sociali. Circa 138, invece, quelli impiegati dalla prima in classifica, Trieste.

Bolzano trionfa in “Demografia e società”. A Vicenza record cittadinanze agli stranieri Su sette indicatori che compongono la macro area, la provincia autonoma primeggia in ben tre: tasso di natalità, di mortalità e di fecondità. I nuovi nati, fatta eccezione per Bolzano, vengono soprattutto dal Sud: tra le prime dieci Catania, Napoli, Ragusa, Caserta e Palermo. Le stesse province, però, registrano anche un alto indice di vecchiaia. Il rischio, si legge nel Sole 24 ore, è quello dell’esodo delle nuove leve, visto l’alto tasso di disoccupazione giovanile che si registra nelle stesse aree. Il nord torna a primeggiare nel numero di stranieri che riescono ad ottenere la cittadinanza. Svettano Vicenza, Aosta e Brescia, ultima Crotone. Da sottolineare il primato del Centro Italia per numero di laureati, calcolato in base alla provincia di residenza. Primi i giovani de L’Aquila e di Ascoli Piceno. In fondo alla classifica, invece, gli stessi bolzanini.

A Roma si litiga il triplo che a Belluno. A Ferrara i processi durano meno – Lo scorso anno la città alpina vinceva il premio di ‘miglior città dell’anno’. Quest’anno mantiene il primato in sicurezza. Meno di 9 rapine e di 10 furti ogni 100mila abitanti nel 2017, contro i 447 e i 181 di Napoli. Bassa, e quindi positiva, anche per indice di litigiosità: solo 1357 cause civili (sempre ogni 100mila abitanti) contro le oltre 4000 della Capitale. Ultima nella classifica di settore, “Giustizia e sicurezza”, proprio Roma, penalizzata sia dai contenziosi civili che dai delitti connessi agli stupefacenti. Efficienti le aule dei tribunali delle piccole province del centro nord. Spicca Ferrara, dove in media un processo civile dura 119 giorni. Maglia nera, anche in questo caso, a Vibo Valentia, con una durata media di oltre 1000 giorni.

A Massa-Carrara primato di librerie per abitante. Roma vince per numero di Onlus – Nessuna efficiente città del Nord Italia, ma tante province del centro dominano la classifica “Cultura e tempo libero” che mostra un’altra faccia della medaglia, quella legata ai libri, ai cinema e alle attrazioni turistiche. Così, ad esempio, a Massa-Carrara è record di librerie: 17 ogni 100mila abitanti. Solo 3,5, invece, quelle a Lodi e Matera. Brillano le Marche dove, in media, i turisti si fermano per un tempo più lungo: 7,6 notti a Fermo, 5,5 a Macerata e 5,1 a Pesaro e Urbino, contro l’1,8 di Mantova, Avellino e Varese. La Capitale spicca invece per numero di Onlus ogni 100mila abitanti, 83 secondo l’Agenzia delle Entrate. Male invece Ravenna, ultima nella graduatoria con 5,9 organizzazioni senza fini di lucro.