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Terzo Valico, Toninelli: “Non può che andare avanti. Abbiamo fatto analisi costi-benefici, recesso costerebbe 1,2 miliardi”

Il Terzo Valico “non può che andare avanti“. Parola del ministro alle Infrastrutture, Danilo Toninelli, che in un video su Facebook ha illustrato il risultato dell’analisi costi-benefici sull’opera da più di sei miliardi di euro che collega Genova a Tortona e Novi Ligure.
Il motivo principale, a detta di Toninelli, è che “il totale dei costi del recesso (tradotto, fermare i lavori, ndr) ammonterebbe a circa 1,2 miliardi di euro“.

“Se vogliamo rimediare almeno in parte ai danni del passato, rendendo il Terzo Valico utile dal punto di vista logistico e adatto a migliorare anche il servizio regionale sulla tratta parallela, bisogna innanzitutto che esso sia davvero ben collegato con Genova: dunque, i binari devono arrivare fin dentro il porto. In più serviranno azioni di corredo ma di vitale importanza: il potenziamento dei servizi regionali per migliorare i collegamenti delle località intermedie con l’area metropolitana genovese, la riduzione dei tempi di viaggio per i passeggeri fra Genova e le città di Milano e Torino, il possibile raddoppio della linea Andora-Finale Ligure e interventi sul nodo ferroviario di Genova per ridurre il traffico su gomma”, ha spiegato Toninelli. “Infine, e ci tengo particolarmente, dovremo fare in modo che si vada avanti senza ulteriori sprechi di denaro e in assoluta sicurezza sul piano della tutela della natura e del paesaggio”.

“La cosa grave è che Toninelli ha perso sei mesi per dimostrare una cosa già dimostrata nei fatti. E cioè che il valico è fondamentale e deve andare avanti esattamente come è stato progettato. Quanto alla realizzazione del retro porto di Alessandria non servono discorsi a vuoto ma risorse per realizzare bonifica bellica e ambientale. E lo sblocco delle opere collaterali. Non ho visto traccia di queste risorse nella manovra del governo. E oggi anziché chiedere scusa per avere perso sei mesi, Toninelli continua a raccontare bugie”. A scriverlo, in una nota, la deputata genovese del Pd, Raffaella Paita.