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Usa, 3 anni di carcere all’ex legale di Trump: “Ha mentito sui rapporti coi russi e comprato il silenzio di Stormy Daniels”

L'ex avvocato del presidente Usa era accusato di aver evaso il fisco, aver mentito al Congresso sulle relazioni con Mosca e aver violato le regole sui fondi della campagna elettorale. Nella sua dichiarazione finale si è assunto la responsabilità anche di quelli che coinvolgono il capo della Casa Bianca

Tre anni di carcere. È questa la pena inflitta a Michael Cohen, ex avvocato personale di Donald Trump, dal giudice distrettuale di Manhattan William H. Pauley III. Le accuse contro il legale newyorkese sono di aver evaso il fisco (1,4 milioni di dollari), mentito al Congresso sui suoi rapporti con i russi e violato le regole sui fondi della campagna elettorale comprando il silenzio di due donne – l’ex pornostar Stormy Daniels e l’ex coniglietta di Playboy Karen McDougal – su ordine del tycoon per non danneggiare la sua campagna elettorale. Nella sua dichiarazione finale Cohen ha affermato di assumersi la responsabilità dei suoi reati e anche “di quelli che coinvolgono il presidente degli Stati Uniti d’America. Il mio compito era di coprire i suoi fatti sporchi”. Lo scorso 29 novembre aveva ammesso di avere mentito al Congresso Usa sui suoi contatti con i russi, in merito al progetto immobiliare per una Trump Tower a Mosca.

Nato da una costola del Russiagate, l’ex collaboratore del tycoon ha ottenuto una pena inferiore da quella prevista dal ministero della giustizia per i reati contestatigli (da 4 anni e mezzo a 5 anni e 2 mesi). I procuratori federali avevano chiesto una “pesante condanna” per Cohen nonostante la sua collaborazione con gli inquirenti e con il procuratore speciale Robert Mueller. Prima della sentenza Cohen ha affermato che nella sua “fedeltà cieca” sentiva come un suo dovere nascondere le “malefatte” del presidente. Il giudice William Pauley III ha precisato che Cohen ha ammesso di aver effettuato i versamenti illegali “in coordinamento e sotto la direzione di Individuo uno” (la formula impiegata nell’indagine per indicare il presidente americano).

A seguito della condanna il consigliere di Michael Cohen, Larry Davis, ha dichiarato che “ora si sente libero di dire la piena verità. Dopo che Mueller avrà pubblicato il suo rapporto, ci saranno altre dichiarazioni con cui Cohen dirà la verità su Donald Trump”. Come stabilito dal tribunale di New York, Cohen dovrà presentarsi in carcere il 6 marzo per scontare la sua pena.