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Boxe, pugile transgender vince per la prima volta incontro maschile. Nel 2012 si qualificò alle olimpiadi tra le donne

Il suo nome è Patricio Manuel, ha 33 anni e nel 2012 ha deciso di cambiare sesso. Dopo le difficoltà per i numerosi interventi e i pregiudizi, l'americano è riuscito a risalire tra le quattro corde e ha trionfato in California contro il messicano Hugo Aguilar nella categoria superpiuma

Patricio Manuel a 33 anni entra nella storia: è il primo pugile transgender ad aver disputato un incontro di boxe professionista negli Stati Uniti e ad averlo vinto. Il ragazzo americano è salito sul ring del Fantasy Springs Resort Casino di Indio, in California, battendo con voto unanime dei giudici il messicano Hugo Aguilar nella categoria superpiuma.

“Ho scritto questa parola sul mio diario ogni giorno negli ultimi mesi: vincitore“, si legge in un post su Instagram che ha pubblicato dopo aver vinto la competizione. “Non cambierei nulla di tutto ciò che ho dovuto fare per arrivare fin qui, ne è valsa la pena. La cosa più bella di questa notte è stata l’adrenalina che saliva nel momento in cui entravo tra le quattro corde per affrontare il mio avversario”, ha raccontato il boxeur al Los Angeles Times a fine incontro.

Prima di cambiare sesso Manuel si è qualificato alle olimpiadi di Londra 2012, provenendo dal torneo di boxe femminile. L’atleta non ha però potuto partecipare all’edizione a causa di un infortunio. Nello stesso anno ha deciso di diventare uomo, affrontando così sei lunghi anni di interventi chirurgici e ormonali. Una scelta non semplice che ha portato il pugile a dover affrontare non solo le cure mediche ma anche una serie di pratiche burocratiche per ottenere nuovamente la licenza da professionista nella categoria maschile.

Tra le difficoltà anche il rifiuto del suo ex allenatore nel continuare a seguirlo e la ricerca di un rivale che, conoscendo la sua storia, fosse disposto ad affrontarlo a livello amatoriale. A risollevare l’animo di Manuel, aiutandolo ad intraprendere la strada del professionismo, la società di Oscar De La Hoya, la Golden Boy Promotions, che lo ha affiancato nel percorso per riottenere la licenza.

Il pugile ha potuto realizzare il suo sogno, quello di tornare tra le quattro corde come professionista, anche grazie alla decisione del suo avversario Aguilar, che ha detto “sì” alla sfida contro di lui. Aguilar ha reso noto di aver appreso della storia di Manuel solo due giorni prima del combattimento ma di non aver avuto alcun dubbio sul fatto di salire sul ring. “Per me non cambia nulla,  sul ring vuole vincere come voglio vincere io”, ha dichiarato.