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Checco Zalone: “Mandai una canzone a Mina, si chiamava “L’arteriosclerosi”, era per lei e Celentano. Il tema bellissimo ma…”

Il comico ha raccontato il suo nuovo progetto in una intervista a Rolling Stone

Checco Zalone torna e lo fa come sempre in grande stile: “Non è più irriverente prendere per il culo Salvini o Di Maio. Già si prendono per il culo da soli“, dice in una intervista a Rolling Stone il comico che ha appena realizzato con il suo vero nome, Luca Medici, la colonna sonora de I moschettieri del Re, prossimo film di Giovanni Veronesi. “Questa adesso è una società liquida! Far ridere prendendo un personaggio in auge ormai è quasi impossibile, più che altro perché i personaggi forti, i leader, si servono dei nostri stessi media e li sentiamo vicini”, ha aggiunto.

E qualche battuta anche sul suo prossimo film che, a quando trapelato, dovrebbe essere una storia sull’immigrazione: “Con tutta la cattiveria e il fascismo che c’è in giro“, dice. Non sarà però un film politico: “Ho scritto già due canzoni per il film – dice – Una si chiamerà “Se t’immigra dentro il cuore””. E qui si lascia andare in una battuta delle sue: “Ho mandato una canzone a Mina e… non ebbi risposta. Si chiamava “L’arteriosclerosi” era per lei e Celentano. Il tema è bellissimo: loro inneggiano all’anzianità e all’arteriosclerosi perché grazie a questo vedono nell’altro una persona sempre diversa e quindi l’amore si rinnova ogni giorno. Mina o non l’ha capita o non l’ha voluta”