Cronaca

Genzano, la “guerra” degli alberi tagliati per motivi di sicurezza. L’assessore: “Rinuncio a indennità per ripiantumare”

Accade nel comune dei Castelli Romani. Molte le critiche che si sono abbattute sulla locale giunta del sindaco M5S, Daniele Lorenzon, dopo il “taglio indiscriminato” – a detta delle opposizioni. E il responsabile del Bilancio si dice pronto a tagliare il suo stipendio

Ben 30 alberi abbattuti in una sola strada “per questione di sicurezza”. E una polemica così aspra che un assessore arriva a tagliarsi lo stipendio per “pagare la piantumazione di nuovi alberi”. Accade nel comune di Genzano di Roma, cittadina dei Castelli Romani nota per la tradizionale Infiorata e per l’aria frizzante tipica dei colli a sud della Capitale. “Frizzante” come il tenore delle critiche che si sono abbattute sulla locale giunta del sindaco M5S, Daniele Lorenzon, dopo il “taglio indiscriminato” – a detta delle opposizioni, e non solo – operato ad una trentina di fusti su viale Emilia Romagna (corrispondente alla via Appia Vecchia), fra le strade principali della città. “Si tratta di querce e castagni – spiega il primo cittadino – che rischiavano di invadere la carreggiata. Molte delle piante risultavano deteriorate e con cavità interne, oltre ad essere posizionate su un crinale fortemente inclinato su terreno friabile, con radici parzialmente scoperte e alcuni fusti di alberi di altezza considerevole risultavano inclinati sulla strada”.

Ciò che hanno contestato sin da subito i consiglieri è stato il mancato passaggio politico. Una polemica aperta dallo stesso M5S. “Appresa la notizia – spiega il pentastellato Marco Fermanti – abbiamo subito richiesto informazioni alla Giunta. Tutti negano di aver avuto alcuna informazione preventiva in merito. Riconosciamo che l’ufficio tecnico possa operare di sua iniziativa per la risoluzione dei problemi che competono all’area di riferimento, ma riteniamo anche che per azioni con impatto evidentemente e chiaramente importante come questa sia necessario e corretto informare preventivamente l’esecutivo e di conseguenza i cittadini”. E ora, “chiediamo che si faccia chiarezza su chi ha autorizzato il taglio netto invece della semplice messa in sicurezza”. Sul tema, inutile dirlo, si sono tuffate le opposizioni. “Non è possibile – ha spiegato Luca Lommi, esponente di Leu – che la politica non sappia cosa fa l’ufficio tecnico. Da un problema che andava affrontato in modo oculata si è voluto invece agire frettolosamente, andando ad abbattere anche alberi in salute che avevano solo bisogno di manutenzione. Alla fin dei conti possiamo dire che ha fatto più danni l’amministrazione Lorenzon a Genzano che il maltempo a Terracina”. Anche Fabio Papalia, di Fratelli d’Italia, ci va giù duro: “Ho presentato un’interrogazione dove chiedo che la Giunta ci mostri il parere dell’agronomo con il nulla osta al taglio degli alberi”. In realtà, come spiegano gli uffici del comune castellano “l’ufficio tecnico può agire in autonomia, consultandosi anche solo verbalmente con i Carabinieri forestali, come avvenuto in questo caso”. E di fronte alla sicurezza dei cittadini “purtroppo bisogna fare anche sacrifici di questo tipo”.

La vicenda delle alberature di Genzano sta animando non poco il dibattito cittadino e ha già infiammato l’ultimo consiglio comunale. Spingendo l’assessore al Bilancio, Stefano Chirico – in “prestito” dalla Regione Lazio da appena 6 mesi – a formulare la sua proposta di “risarcimento” alla comunità genzanese. “Ho deciso di rinunciare all’indennità che, per legge, spetta in qualità di assessore – ha scritto su Facebook – La destinazione che intendo dare a queste somme è la piantumazione di nuovi alberi a Genzano, in sostituzione di quelli che, purtroppo, sono stati tagliati in ragione della loro pericolosità. Cresceranno forti e sani, questi nuovi alberi. Come crescerà forte e sana la città di Genzano di Roma”. Parliamo di circa 10.000 euro in un anno, una cifra “simbolica”, come ammettono dalla stessa giunta genzanese. “Ma si tratta di un’ammissione di colpa”, replicano in coro le opposizioni, con il meloniano Papalia che incalza: “Non serve a nulla, il danno è fatto. La maggioranza è spaccata: nei prossimi giorni presenterò una mozione di sfiducia che probabilmente verrà messa in votazione e forse anche approvata. Così l’assessore Chirico non avrà più il problema di dover rinunciare alla sua indennità, anche perché non credo nemmeno che si possa fare”. Un dibattito che continua anche nei commenti sotto il post Facebook dell’assessore, con la città divisa fra chi plaude e chi insulta. Della serie: se vai a Genzano, non toccare gli alberi.