Cronaca

Migranti, dieci arresti tra Lombardia ed Emilia Romagna: ‘Traffico di esseri umani’

E’ stata smantellata dopo una lunga indagine iniziata dalla Procura di Lodi un’organizzazione criminale che si dedicava al trasporto di migranti irregolari provenienti in particolare dal Nord Africa e dall'Asia Centrale, in ingresso e in uscita dall'Italia verso altri Paesi dell’Unione. Guardia di finanza: "Sfruttavano la disperazione degli immigrati"

I suoi membri facevano entrare illegalmente migranti in Italia e li aiutavano a passare in Francia. E’ stata smantellata dopo una lunga indagine iniziata dalla Procura di Lodi un’organizzazione criminale che si dedicava al trasporto di migranti irregolari provenienti in particolare dal Nord Africa e dall’Asia Centrale, in ingresso e in uscita dall’Italia verso altri Paesi dell’Unione.

Cento militari della Guardia di finanza di Lodi, dall’alba, hanno eseguito, con l’aiuto di personale specializzato anti-terrorismo di Milano, Bergamo, Varese e Piacenza, dieci ordinanze di custodia cautelare in carcere e numerose perquisizioni in Lombardia e in Emilia Romagna. Sono 49 i viaggi ricostruiti dalle Fiamme Gialle con centinaia di immigrati coinvolti che pagavano fino a 5mila euro per essere portati in Italia dalla Grecia e dalla Turchia.

Le indagini, inizialmente coordinate dalla Procura di Lodi, sono state successivamente trasferite per competenza alla Direzione Distrettuale Antimafia di Milano. Tutto comincia nell’agosto del 2017, quando i finanzieri di Lodi fermano un cittadino egiziano in possesso di carte d’identità, passaporti, buste paga e titoli di viaggio, incartamenti che permettono di ricostruire l’attività di una strutturata associazione a delinquere. Oltre al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, gli arrestati sono accusati anche di riciclaggio dei proventi dal traffico di esseri umani.

I viaggi, oltre che per entrare in Italia, erano organizzati anche per uscirne, in genere lungo il traforo del Monte Bianco per raggiungere la Francia. Raccolti in piccoli gruppi, i migranti erano portati all’estero su grosse autovetture a sette o più posti. “Le specifiche modalità e le peculiari circostanze con cui venivano consumati i reati appaiono sintomatiche di personalità particolarmente avvezze a compiere traffici illeciti ed allo sfruttamento della disperazione degli immigrati”, sottolinea la guardia di finanza.