Cronaca

Migranti, barcone con 264 persone sbarca a Pozzallo, tra loro bimba di 15 giorni. Salvini accusa Malta: “Vergognosa”

A bordo, fa sapere il Viminale, c'erano 12 bambini (di cui 5 neonati) e quasi 50 donne, tutti di origine eritrea. La polizia ha già individuato i due scafisti, un libico e un tunisino. "Sono stati in mare per 3 giorni senza cibo né acqua, è un miracolo che siano vivi", ha commentato l'agenzia Onu per i rifugiati

C’è anche una bambina 15 giorni partorita in Libia e con ancora tracce di sangue sul corpicino tra i 264 migranti sbarcati sabato sera a Pozzallo, in Sicilia. La madre, che ha solo 19 anni,  ha raccontato ai soccorritori di esser stata violentata durante la permanenza in un campo di detenzione libico e di aver partorito da sola, in un hangar. L’imbarcazione è stata scortata nel porto dalle motovedette italiane dopo che nel pomeriggio era stata intercettata nelle acque della zona Sar maltese ma le autorità de La Valletta non solo non erano intervenute, ma avevano invertito la rotta. Malta aveva infatti preso il coordinamento delle operazioni di soccorso, “ma come al solito sta cercando di rifilare gli immigrati al nostro Paese“, ha accusato il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini, che ha commentato così l’accaduto: “Malta si conferma vergognosa, degna di questa Unione europea incapace e dannosa. Chissà se a Bruxelles sprecheranno inchiostro per mandare letterine di richiamo anche a La Valletta”.

Tra le persone sbarcate ci sono 37 minori (di cui 5 neonati) e quasi 50 donne, tutti di origine eritrea. La polizia ha già individuato i due scafisti, un libico e un tunisino. “Sono stati in mare per 3 giorni senza cibo né acqua, è un miracolo che siano vivi”, ha commentato l’agenzia Onu per i rifugiati in un tweet, precisando che sono partiti da “Misurata Libia il 22/11 e che per 1-2 anni sono stati tenuti nelle prigioni dei trafficanti” e sono “sopravvissuti a torture, abusi, malnutrizione con un riscatto pagato più volte”. Adesso i migranti sono stati portati “tutti all’hot spot” e “i neonati e le donne incinte sono state visitate”, ha spiegato il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, a Skytg24, raccontando di “momenti di grande incertezza” all’arrivo del barcone, “non si sapeva se potevano sbarcare e avvicinarsi in banchina. Poi è arrivato l’ordine di far scendere donne e bambini. Verso le 23 l’ordine di farli scendere tutti perché il barcone nel frattempo si era pericolosamente inclinato”. Qualche ora prima, di fronte Crotone, era stato intercettato e scortato in porto un veliero con 79 persone: nella sola giornata di sabato sono sbarcati in Italia oltre 300 migranti.