Diritti

Violenza sulle donne, manifestazione a Roma di Non una di meno il 24 novembre: pullman da tutta Italia

In migliaia scenderanno in piazza per manifestare il loro "stato di agitazione permanente". A muovere il corteo anche numerose battaglie del gruppo femminista come la lotta al Ddl Pillon

Scenderanno in piazza, ancora una volta, per dire “basta” alla violenza sulle donne. In migliaia sabato 24 novembre saranno a Roma per partecipare alla manifestazione organizzata da Non una di meno. Il corteo femminista partirà alle 14 da piazza della Repubblica e, passando per piazza dell’Esquilino, via Merulana e piazza Vittorio Emanuele II, arriverà a piazza di Porta San Giovanni.

Decine i pullman organizzati da diverse città italiane, da Milano a Napoli, per raggiungere la Capitale e unirsi allo stato di agitazione permanente che il gruppo femminista ha dichiarato da mesi. “La manifestazione nazionale, come ribadito in più occasioni, sarà aperta dalle donne e dalle soggettività lgbt*qia+ con i loro corpi liberi in #statodiagitazionepermanente, la loro creatività ed intelligenza e  il desiderio di riconoscersi e di autodeterminarsi”, si legge nel post dell’evento, che su Facebook ha già coinvolto oltre 17mila persone.

Ma non solo la violenza sulle donne. A muovere la “marea” di donne (ma anche molti uomini) numerose tematiche centrali nelle battaglie del gruppo, come la parità di genere e il Ddl Pillon. Un camion che ospiterà performance artistiche e le numerose voci del corteo chiuderà la manifestazione. “Un altro furgone animerà la seconda parte del corteo. Ci sarà anche uno spazio pit-stop itinerante per genitori e bambini: un furgoncino giallo con cuscini e zona morbida dove potersi riposare, allattare, cambiare un pannolino”, scrive ancora il gruppo nel post di presentazione della manifestazione.

A partecipare anche numerose altre associazioni e gruppi sindacali che, però, come chiesto espressamente dagli organizzatori dell’evento, marceranno senza simboli. Unici segni di riconoscimento consentiti, pañuelos fuxia e altre caratterizzazioni femministe, per “ribadire ancora una volta che il soggetto protagonista dell’evento sono le donne”.