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Anticorruzione, Di Pietro: “Renzi dice che M5s e Lega devono scusarsi con Berlusconi? Sbaglia”. Scontro con Sorial

Bagarre a L’Aria che Tira (La7) tra l’ex magistrato Antonio Di Pietro e Giorgio Sorial, vicecapo di gabinetto del ministero dello Sviluppo Economico. La miccia è l’intervento odierno di Matteo Renzi sull’emendamento del ddl anticorruzione in materia di peculato su cui ieri in Aula alla Camera è stata battuta la maggioranza (“Lega e M5s dovrebbero chiedere scusa a Berlusconi, che almeno aveva il coraggio di dirlo e la sfacciataggine di rivendicare le norme ad personam”).
Di Pietro difende il M5s: “Nel progetto politico dei 5 Stelle una riduzione della pena per il peculato. Ci sarà stato qualcuno che c’ha giocato e ha fatto il furbo, ma non confondiamo la politica giudiziaria del M5s con quella degli altri partiti”.
Sorial interrompe l’ex leader dell’Idv, che replica: “Vabbè, parla tu”.
Il braccio destro di Luigi Di Maio si rende poi protagonista di una polemica con la deputata Pd, Alessia Rotta, che accusa i 5 Stelle di ipocrisia. Poi sciorina tutte le cose positive realizzate in 5 mesi dal governo gialloverde, scatenando il dissenso di Di Pietro: “Ma cerca di stare nel tema, non cambiare discorso. Si stava parlando di peculato”.
“Ascolta, Di Pietro” – ribatte Sorial – “È importante, così impari quello che sta facendo il M5s“.
E la reazione dell’ex magistrato è furibonda: “Abbi pazienza, impara tu qualcosa da me. Sul peculato vi ho appena dato ragione. Impara prima la politica. Quando all’ignoranza si aggiungono la supponenza e l’arroganza, allora è meglio andare a casa“.
“Ma ce la fa ad ascoltare?”, chiede ripetutamente Sorial.
Di Pietro continua: “Ma, benedett’Iddio, stiamo parlando di peculato. Perché vai a dire quello che avete fatto al governo? Spiega quello che state facendo voi oggi. Non è possibile che fate pure i saputoni ogni giorno. E imparate un po’ di educazione, benedetto Signore”.
“Non si arrabbi”, commenta l’ex deputato del M5s.
“Imparate un po’ di educazione” – ribadisce Di Pietro – “Si mettono sempre lì, come se sapessero tutto loro. C’è quell’altro, che poi è il suo capo (Luigi Di Maio, ndr). Ha sentito cosa ha detto? ‘Arriva un Monti qualsiasi’. E ora arriva lui che insegna a Monti come ci si comporta o l’economia? Ma questa gente è di una supponenza e di un’arroganza incredibili. Io mi arrabbio coi cittadini italiani che non capiscono come questa gente monta, monta, monta e poi ragiona solo con la pancia. Gli ho appena dato ragione e lui che cosa fa? Mi dice ‘impara’. Ma che cazzo devi insegnare?”.