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Rifiuti, Di Maio: “In Terra dei fuochi scarti industriali di fabbriche illegali. Potenzieremo attività di intelligence”

“Parlare di inceneritori oggi è come parlare della cabina telefonica con il telefono a gettoni. Qualcuno può essere ancora affascinato dal vintage, ma sempre vintage rimane”. Lo ha detto il vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, a Pomigliano d’Arco (Napoli) per la prima tappa del suo tour campano che oggi culminerà nella firma di un protocollo sulla Terra dei fuochi nella Prefettura di Caserta. “Abbiamo fatto un contratto di governo oltre 6 mesi fa – ha ricordato Di Maio – e quando ci vediamo e ci mettiamo al tavolo alla fine si va sempre avanti”. Sul tema degli inceneritori sollevato da Matteo Salvini, Di Maio ha ricordato che “per fare un inceneritore non ci vuole un giorno ma anni e anni. Negli anni facciamo la differenziata e guardiamo al futuro invece di guardare al passato, dobbiamo investire sulla differenziata perché si creano più posti di lavoro. Siamo al 50% e in pochi anni possiamo arrivare a percentuali in media Ue”, ha concluso Di Maio