Ambiente & Veleni

Portofino, caro Toti, la strada interna al parco non va allargata. Ecco perché

E no, caro governatore Toti, altro che “ambientalismo malato”!

Dalle immagini che vi mostriamo si evince chiaramente che la strada fra Portofino Vetta e il borgo non solo è bellissima, con il suo antico selciato e il sinuoso tracciato rispettoso della conformazione naturale del Monte, ma soprattutto è già ora sufficientemente larga da consentire il transito di mezzi di emergenza.

Ecco il video e i lettori possono giudicare da soli.

 

Se invece si intende per far transitare uno scuolabus, allora la strada dovrà per forza essere pesantemente cementificata, per garantire il transito di un mezzo più largo e pesante, senza mettere a rischio l’incolumità dei bambini. La strada oggi è stretta e fangosa, priva di protezioni a valle, con curve strette, forti pendenze e fondo cedevole, come dimostrano gli smottamenti del ciglio causati dal passaggio delle ruspe del Genio miliare.

Quindi non regge nel modo più assoluto l’argomentazione che i lavori in corso sulla strada forestale avranno un impatto ambientale e paesaggistico minimo. Se non si vuole snaturare il Parco questa deve restare una strada su cui transitano solo piccoli, agili e leggeri fuoristrada a trazione integrale, con funzione di soccorso.

Come spesso succede, le strade sono la testa di ponte della cementificazione, facilitando la speculazione edilizia all’interno dei Parchi e portando al rapido degrado dei servizi ecosistemici erogati da questi polmoni verdi, essenziali per il nostro futuro.

Italia Nostra non ha niente a che fare con l’“ambientalismo malato”, caro governatore, ma al contrario è fatta di persone, come il presidente della sezione di Genova Ermete Bogetti che compare in questo video, che ama, studia, conosce e difende il paesaggio e il patrimonio culturale del Paese. La nostra associazione mette al centro della propria azione l’uomo e ha sempre coniugato paesaggio con lo sviluppo armonico degli abitanti, seguendo un’alta tradizione che risale al 1955 e ha avuto fra i fondatori illustri personaggi come Antonio Cederna, Giorgio Bassani e Umberto Zanotti Bianco che negli anni 60 si batterono, fra le altre cose, per salvare i Sassi di Matera dalla distruzione e dall’abbandono.

Il video è stato pubblicato alle 10 di giovedì 8 novembre sulla pagina Facebook di Italia Nostra Genova ed è immediatamente diventato virale, con 1.000 visualizzazioni e 30 condivisioni solo nelle prime 2 ore.