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Il principe Carlo si avvicina al trono: sarà il “re ombra” entro il 2021. Il piano segreto di Buckingham Palace

Il piano prevede quindi l'utilizzo di un escamotage che consentirebbe ad Elisabetta di ritirarsi senza per questo abbandonare il trono: si tratta di rispolverare il Regency Act, una legge del 1728

A Buckingham Palace è pronto il piano segreto per far diventare il principe Carlo finalmente re d’Inghilterra entro il 2021. L’indiscrezione arriva dal Daily Mail che, attraverso il suo reporter di affari reali Robert Jobson, rivela l’intenzione della regina Elisabetta di ritirarsi a vita privata al compimento dei 95 anni. Non c’è da preoccuparsi però, Sua Maestà continua a godere di ottima salute, semplicemente – e comprensibilmente vista l’età – inizia a fare sempre più fatica a svolgere buona parte dei suoi compiti, soprattutto quelli più stancanti come gli spostamenti o i viaggi di stato. Ma guai a parlare di “abdicare”: questo verbo non appartiene per niente al vocabolario della sovrana che è sul trono da oltre 66 anni e il suo regno è il più lungo di tutta la storia britannica. D’altra parte, ha promesso di dedicare l’intera vita al Regno Unito quando a soli 25 anni le fu posata l’importante corona sul capo.

Il piano prevede quindi l’utilizzo di un escamotage che consentirebbe ad Elisabetta di ritirarsi senza per questo abbandonare il trono: si tratta di rispolverare il Regency Act, una legge del 1728 aggiornata nel 1953 che prevede che in caso di malattia o impedimento del sovrano venga nominato un reggente che ne assuma poteri e incombenze, senza però ricevere il titolo di re. Per quello infatti, Carlo dovrà necessariamente aspettare la morte della madre. L’unico precedente storico di ricorso a questa norma risale al 1811, quando Giorgio III ebbe un crollo psichico e suo figlio assunse il ruolo di reggente fino alla sua morte, nove anni più tardi.

Ma già da tempo Elisabetta sta delegando sempre più compiti istituzionali a Carlo, che lavora 14 ore al giorno e adempie a circa 600 impegni l’anno, sia in patria che all’estero. Non solo, il principe mantiene anche i rapporti con i figli con i quali analizza l’andamento del Paese nel corso di colloqui privatissimi. Il passaggio di testimone sarebbe quindi iniziato, seppur appunto molto in sordina. Intanto però, alla soglia dei settant’anni, Carlo resta ancora l’eterno erede al trono e con lui la sua seconda moglie Camilla, che un giorno diventerà “regina consorte”. Per quanto poco la cosa possa piacere ai sudditi di sua maestà infatti, Camilla è stata nominata membro del Privy Council dalla stessa Elisabetta, che ha tracciato quindi la strada per darle un giorno quel titolo.