Politica

Dl Sicurezza, Fraccaro taglia corto: “Fiducia? Non so se ci sarà”. E Gasparri (FI): “Non faremo da stampella a maggioranza”

“Chi nel M5s non voterà la possibile fiducia sul decreto sicurezza sarà espulso, come anticipato dal capogruppo Stefano Patuanelli? Non so nemmeno se ci sarà la fiducia”. Così taglia corto il ministro per i rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro, dopo un passaggio in commissione Affari costituzionali, dove si continua a votare il provvedimento rivendicato e voluto dal leader leghista Matteo Salvini. Di fronte alle critiche di alcuni senatori pentastellati, da Elena Fattori a Paola Nugnes, fino a Gregorio De Falco e Matteo Mantero, rispetto ai quali è arrivato l’ultimatum dei vertici con un richiamo all’ordine, Fraccaro ha poi replicato: “Non ci sono dissidenti, solo parlamentari”.

Eppure la tensione nel gruppo resta. I numeri per il provvedimento non sembrano a rischio, dato che (anche nel caso i quattro dissidenti M5s confermino di non voler votare il provvedimento, ndr) dovrebbe restare comunque un margine di 7 voti. Senza contare l’atteggiamento collaborativo di Fratelli d’Italia. Chi sembra volersi sfilare da possibili sostegni, almeno per il momento, è Forza Italia: “Non faremo da stampella per un governo traballante. E non voteremo mai la fiducia”, rivendica il senatore azzurro Maurizio Gasparri. “Le nostre proposte non sono state accolte. L’impianto generale è deludente”.