Cronaca

Roma, botticelle solo nei parchi o vetturini convertiti in tassisti: “Il problema non sono i cavalli, ma le auto in centro”

Manca solo l’ok dell’Aula, che secondo la maggioranza potrebbe arrivare in un mese, e poi il nuovo regolamento per le tradizionali botticelle romane sarà realtà. Una novità che però, secondo i diretti interessati, equivale alla cancellazione di una tradizione secolare. “Fanno prima a cancellare direttamente il servizio”, tuona Angelo Sed, presidente dei vetturini romani.

Il nuovo regolamento, che ha ricevuto l’ok delle commissioni Ambiente e Mobilità e che ha già raccolto i pareri dei municipi, toglierà il ‘trasporto non di linea a trazione animale’ per spostarlo dal centro ai parchi e alle ville storiche di Roma. Dovrebbe poi essere ampliata la fascia di divieto di circolare al periodo 1 giugno al 30 settembre, negli orari in cui la temperatura supera i 30 gradi e, in quei giorni, dalle 11 alle 18. “Su questo proporremo degli emendamenti”, spiega a ilfattoquotidiano.it Daniele Diaco, presidente della commissione Ambiente, “perché di fatto spostando gli animali in parchi e ville troveranno condizioni migliori e più fresche”.

Certo è che i vetturini non ci stanno e promettono di fare ricorso. “Mi spiegate come ci arrivo al parco di Castel di Guido, che sta a 30 km dal centro di Roma?”, dice Angelo Sed. “Non mi sembra la strategia migliore, se la ratio è quella della tutela dei cavalli”. Animali che, assicurano i vetturini, “vengono trattati benissimo. Fanno quello che facciamo noi, stanno dove stiamo noi. Sono i compagni con cui passiamo la maggior parte del nostro tempo”, dice un altro vetturino, Giorgio. “Dietro a tutto questo macello ci sono gli animalisti, ma io da loro non mi faccio insegnare niente sugli animali”, tuona il suo collega Alessandro. “Posso io insegnare loro qualcosa sui cavalli”.

Con il nuovo regolamento, i “botticellari” hanno poi la possibilità di convertire la licenza da vetturini in licenza taxi. “Non è un’idea nuova, è sul tavolo da anni”, dice Angelo Sed. “Se mi immagino tassista? No. Ma più che altro perché è un’imposizione. Se cambio lavoro, voglio sceglierlo io”, dice Alessandro.

Otto ormai ex vetturini hanno già convertito la licenza, dice Daniele Diaco. A operare in centro ne restano 38. “Ma davvero siamo noi il problema del traffico del centro di Roma?”, dice Alessandro. La ratio, spiega Diaco, è che con la grande quantità di auto che ci sono nella Capitale, anche al centro, le botticelle costituiscono un pericolo per il cavallo e per i conducenti di auto. “Il servizio è garantito perché all’interno delle ville storiche c’è comunque affluenza e visibilità”, dice Diaco. “Da parte dell’amministrazione ci sarà questo rafforzamento per far confluire ancora più turisti”, assicura. “La possibilità di continuare il proprio lavoro ci sarà e non possiamo eliminare il servizio perché c’è una normativa nazionale che pure proveremo a cambiare: il M5s ha già depositato un disegno di legge. Questa è una tradizione, ma il mondo cambia, c’è sempre più traffico e le norme si adeguano”, conclude Diaco.