Tecnologia

Amy Winehouse rivivrà in concerto grazie ad un ologramma. Tanta tecnologia e molta emozione

È in programma nel 2019 un nuovo tour di Amy Winehouse, che canterà i suoi più grandi successi accompagnata da una band. I musicisti saranno in carne e ossa, Amy invece sarà un ologramma molto realistico e lo spettacolo promette di essere molto coinvolgente.

Amy Winehouse tornerà sul palco il prossimo anno per deliziare il pubblico con successi come “Rehab” e “Valerie”. Qualcosa non vi torna perché l’artista è morta nel 2011? Infatti, quello che verrà portato in tour è uno spettacolo virtuale, possibile grazie agli ologrammi. Si tratta di una tecnica di produzione che è stata ripetutamente affinata nel corso degli anni e che permette di vedere persone che si muovono e parlano anche se non sono presenti. Ricordate l’immagine 3D della principessa Leia proiettata dal robot R2-D2 nell’episodio di Star Wars IV? Ai tempi gli ologrammi erano una tecnologia acerba; oggi grazie all’impiego dei laser e di tecniche avanzate possiamo vedere ologrammi 3D a colori che sembrano davvero persone in carne e ossa.

Amy Winehouse

 

Gli ologrammi sono una delle specialità della BASE Hologram, un’azienda di Los Angeles che si è appunto specializzata nel mettere in scena concerti, spettacoli teatrali e altre forme d’intrattenimento straordinariamente fluide, che combinano il realismo olografico di ultima generazione con l’intrattenimento dal vivo. L’obiettivo è “far rivivere” sul palco artisti scomparsi. I fan potranno vivere l’emozione di rivederli ancora una volta, chi non li ha mai conosciuti potrà apprezzarne carisma e doti artistiche.

La chiave del successo di iniziative come questa è che l’ologramma viene affiancato da una scenografia reale e da una band o orchestra reale, in un connubio di immagini e acustica che dà la sensazione di assistere a uno spettacolo dal vivo. Per farvi un’idea, guardate il video qui sotto che riguarda il concerto di Maria Callas in cui l’artista era un ologramma.

Il tour virtuale di Amy Winehouse è stato possibile grazie all’accordo fra BASE Hologram e la Amy Winehouse Foundation, che raccoglie fondi per la prevenzione dell’abuso di alcool e droghe. Ma non è il primo di questo genere: in passato iniziative analoghe hanno riguardato i Tupac a Coachella nel 2012 (il primo in assoluto), il rapper Biggie Smalls, Whitney Houston e persino comici quali Andy Kaufman e Redd Fox.

L’iniziativa è interessante e non ha nulla di macabro: consente di apprezzare dal vivo artisti del passato che sono diventati famosi grazie alla loro straordinaria capacità comunicativa. Un modo per far arrivare anche ai più giovani emozioni che una registrazione datata purtroppo non riesce a trasmettere.

Se l’idea vi interessa tenete d’occhio il sito web di BASE Hologram, che è fra le aziende più attive nella realizzazione di questo tipo di contenuti.