Attualità

Fatima Alì, la nota concorrente di Top Chef: “Il dottore mi ha dato un anno di vita. Voglio provare tutto e stare con chi amo, nel tempo che mi resta”

Alla ragazza con il sogno di aprire un ristorante tutto suo, arrivata negli Stati Uniti dal Pakistan all'età di 18 anni, resta un anno di vita. Tutta colpa di un tremendo male, chiamato sarcoma di Ewing, che la affliggeva sin dai primi mesi del 2017

Ha soli 29 anni ed è una malata terminale di cancro. Fatima Alì in America ha raggiunto la popolarità per aver partecipato alla 15esima edizione del talent culinario Top Chef, ma ora tutti la conoscono anche per la sua storia di vita. Alla ragazza con il sogno di aprire un ristorante tutto suo, arrivata negli Stati Uniti dal Pakistan all’età di 18 anni, resta un anno di vita. Tutta colpa di un tremendo male, chiamato sarcoma di Ewing, che la affliggeva sin dai primi mesi del 2017. Un ciclo di chemioterapia, alla quale il suo corpo aveva risposto positivamente, e poi una tremenda ricaduta. Questa volta senza ritorno.

Le cellule tumorali che i medici credevano fossero scomparse sono tornate alla riscossa e più vendicative di prima all’anca sinistra e al femore”, ha comunicato ai suoi seguaci con una lettera. “Il mio oncologo mi ha detto che ho un anno di vita. Con o senza il nuovo regime chemioterapico. Non vedevo l’ora di diventare 30enne, un po’ civetta e prosperosa. Suppongo che dovrò intensificare i miei flirt. Non ho tempo da perdere”.

Ora sul suo profilo Instagram Fatima racconta la sua esistenza, che prosegue tra le stanze degli ospedali e i suoi amati fornelli. Perché la sua più grande passione, la cucina appunto, la accompagnerà fino all’ultimo giorno. “Fa ridere, non è vero? Quando pensiamo di avere tutto il tempo del mondo in cui vivere e fare le cose, ci dimentichiamo di vivere a pieno le esperienze di vita. Quando però quella possibilità ci viene strappata via, è lì che allora ci sforziamo di provare tutto […] Voglio prenotare nei migliori ristoranti del mondo, voglio stare con le persone che amo e dare loro tutto il tempo che prima, egoisticamente, non ho mai dato“. Impariamo.