Tecnologia

Spotify contro Apple Music: quale dei due è il miglior servizio di musica in streaming?

Spotify e Apple Music: quale dei due servizi di streaming musicale è il migliore per voi? Ecco le indicazioni principali per capire quale scegliere: il periodo di prova, qualità e quantità del catalogo, opzioni, ricerca interfaccia e altro.

Cliccate sull’app, scegliete la lista di canzoni che preferite ascoltare in un preciso momento e riproducete la vostra musica preferita, ovunque siate. È quello che offrono i numerosi servizi di streaming musicale, ossia quei servizi che vi permettono di ascoltare musica senza necessariamente scaricarla sul telefono, sul tablet o sul computer occupando spazio di memoria, e che mettono disposizione milioni di brani fra cui scegliere. Una libreria virtuale immensa a cui attingere.

Tutti hanno in comune moltissimi aspetti, per primo l’abbonamento a pagamento che richiede il pagamento di una quota fissa mensile (e spesso le cifre sono identiche). Ovviamente non ha senso abbonarsi a tutti i servizi, bisogna sceglierne uno. Fra le maggiori piattaforme disponibili in Italia ci sono YouTube Musica, Google Play Music, noi oggi ci concentriamo sui due più diffusi in assoluto nel Belpaese: Spotify e Apple Music.

Per capire quale scegliere, il primo passo da fare è provare. Sia Spotify sia Apple Music offrono un periodo di prova gratuito, abbastanza lungo per capire se il catalogo incontra i vostri gusti, se le opzioni per la qualità della riproduzione vi soddisfano, se l’interfaccia vi piace e via dicendo. Il primo passo per avviare il periodo di prova è registrarsi sul sito del servizio inserendo i vostri dati, il secondo è installare l’app. A questo punto con Spotify avrete diritto a 30 giorni di prova gratuita, con Apple Music a un periodo di 3 mesi.

Prezzo e opzioni di abbonamento

I prezzi proposti per l’abbonamento a Spotify e Apple Music sono identici: 9,99 euro al mese per l’abbonamento Premium di un singolo utente, 4,99 euro al mese per gli studenti, 14,99 euro al mese per la versione Family, che permette di collegare fino a 6 persone (compreso il titolare dell’abbonamento) che abitano sotto allo stesso tetto. In tutti i casi l’abbonamento Premium consente di riprodurre in streaming qualsiasi brano presente nel catalogo, sia quando siete collegati a Internet, sia quando siete offline.

Volendo individuare un vincitore in questa categoria è Spotify, perché è l’unico fra i due servizi che dispone di una versione Free, ossia gratuita. I vincoli tuttavia sono molti: potrete ascoltare le vostre playlist solo con la riproduzione in modalità casuale e con inserti pubblicitari, e solo quando siete collegati a una rete Wi-Fi. Inoltre non potete “saltare avanti” per più di sei volte in un’ora.

Con Apple Music la versione gratuita consente di ascoltare solo Beats 1 Radio o i brani dalla propria libreria iTunes, sempre che ne abbiate una.

Libreria musicale

Riflettete sui vostri gusti musicali: vi piacciono per lo più i tormentoni e i brani che girano settimane per radio, o avete un orecchio più sopraffino e prediligete generi di nicchia? La risposta può fare la differenza, perché se finora abbiamo trovato per lo più analogie nelle offerte di Apple Music e Spotify, l’ampiezza dei cataloghi è la prima grande differenza: 50 milioni di brani fra cui scegliere con Apple Music, “oltre 35 milioni di brani” con Spotify.

Le differenze non finiscono qui. Tutti e due i servizi propongono l’accesso in anteprima a determinati album, Apple Music offre talvolta esclusive per determinati video musicali, Spotify dispone di una sezione dedicata ai podcast.

Apple Music però permette di appoggiarsi a un altro servizio Apple, iCloud Music Library, per attingere a una libreria personale di contenuti (fino a 100.000 brani) che si possono ascoltare su qualsiasi dispositivo. Anche con Spotify si può riprodurre musica dal dispositivo, ma solo quella memorizzata in locale e non in cloud. Se avete questa esigenza, o gusti di nicchia, Apple Music probabilmente è la scelta migliore.

Interfaccia e navigazione

Preferite il bianco o il nero? Non ci riferiamo ai vestiti, ma al colore di sfondo della schermata dell’applicazione per la riproduzione musicale. La maggiore differenza fra Spotify e Apple Music si riduce infatti allo sfondo, bianco pulito per Apple, nero integrale per Spotify. Per il resto lasciamo a voi giudicare; a nostro avviso per le funzioni principali entrambe le proposte sono parimenti intuitive da usare, quindi non abbiamo un vincitore da segnalare.

La differenza semmai è nella ricerca: con Spotify dovete per forza ricordare parte del titolo di un brano che volete ascoltare, oppure l’autore. Con Apple Music potete digitare anche una strofa del testo per risalire al brano che avete in mente.

Telefono, tablet o PC, non fa differenza

Non importa quale sistema operativo sia installato sullo smartphone, tablet o computer: entrambe le app supportano Windows, Android, Mac OS e iOS. In altre parole, potete installarle su smartphone Android o Apple, e su PC Windows o Mac senza alcun problema. Non solo: potete ascoltare la vostra musica preferita anche via web, digitando nel browser l’indirizzo https://open.spotify.com/browse per Spotify o tools.applemusic.com per Apple Music.

Ovviamente se preferite siete liberi di riprodurre la musica anche da qualsiasi altoparlante che sia collegato senza fili a smartphone, tablet o PC. Le differenze emergono se cercate di controllare la riproduzione musicale da un dispositivo intelligente. Con Spotify non avrete problemi se usate un prodotto compatibile con Amazon Alexa o con Spotify Connect, e l’app è disponibile anche sulle console da gioco come Xbox e PlayStation. Con Apple Music l’assistente vocale Siri è ristretto all’HomePod, ma potete trovare Apple Music anche su dispositivi quali Apple Watch e Apple TV. In questo caso è inutile coronare un vincitore, tutto dipende dagli accessori che avete in casa.

Alla scoperta della musica

Riflettete sulle vostre abitudini: ascoltate sempre la stessa musica, o vi piace scoprirne di nuova? In entrambi i casi, sappiate che uno dei vantaggi di usare un servizio di streaming musicale è la possibilità di scoprire qualcosa di nuovo. In questo Spotify e Apple Music sono alla pari: entrambi vi propongono nuovi brani basati sui gusti musicali che si deducono dalle playlist che avete composto. Inoltre entrambi i servizi permettono di affinare le indicazioni spuntando i brani con “Mi piace” e “Non mi piace”. Da non dimenticare poi che sia Spotify sia Apple Music dispongono di stazioni radio basate sui vostri artisti, brani o generi musicali.

Apple Music però la spunta su un ambito: le sue playlist non sono banali e spesso si rileva la mano di redattori esperti. Ce ne sono per tutti i gusti – come su Spotify – ma più esperti rileveranno qualche chicca in più sul servizio Apple.

Condivisione social

Nell’epoca dei social non poteva mancare una funzione ad hoc. Ecco che quindi entrambi i servizi di streaming permettono di seguire i propri artisti preferiti con post e le ultime uscite, e di condividere con gli amici quello che si sta ascoltando. Attivando l’apposita funzione (che non è obbligatoria) potrete vedere in tempo reale quale canzone stanno ascoltando i vostri amici, potrete condividere tracce, album e playlist. Le applicazioni hanno opzioni leggermente differenti, sta a voi decidere quale preferite in funzione delle vostre abitudini social, ricordando sempre che un po’ di privacy non è un delitto.

Qualità dello streaming

Questo paragrafo è per le orecchie raffinate, ossia per chi non si accontenta di ascoltare una canzone, ma vuole apprezzare ogni nota con il maggior dettaglio possibile. Se siete fra questi, probabilmente vi interesserà sapere che Spotify sfrutta il formato Ogg Vorbis che supporta una qualità fino a 320 kbps da smartphone o PC (utenti Premium), mentre tramite Chromecast la qualità di produzione in streaming AAC scende a 128 kbps per gli utenti gratuiti e a 256 kbps per quelli Premium. Apple Music trasmette in modalità AC a 256 kbps.

Guardando ai numeri dovremmo coronare Spotify come vincitore, ma è corretto sottolineare che a meno che non siate audiofili di alto livello non noterete molta differenza tra i flussi di Spotify e quelli di Apple Music.

Qual è la soluzione migliore per voi?

Come al solito, la risposta è: “Dipende”. Se cercate un servizio gratuito, con tutti i pro e i contro del caso, dovrete per forza puntare su Spotify, e avete finito di cercare.

Se siete disposti a pagare la questione è più complicata. Sul fronte della compatibilità Spotify copre più dispositivi diversi, dalle console di gioco agli altoparlanti intelligenti, Apple Music funziona meglio con altri dispositivi Apple.

Spotify è preferibile nella scoperta di nuova musica e nella personalizzazione delle playlist, Apple Music offre maggiori opzioni per fruire di tutti i brani della libreria di un utente, anche archiviati in cloud.

Voi che tipo di utenti musicali siete?