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Chiara Ferragni e la “sua” acqua Evian venduta a 8 euro a bottiglia: proviamo a spiegare il “caso”

Nonostante la limited edition nata dalla collaborazione tra l’influencer e il brand francese sia in commercio da un anno, solo qualche giorno fa ha iniziato a circolare sui social una foto della bottiglia da 75cl di Evian by Chiara Ferragni con ben in vista il cartellino del prezzo (8€, appunto), ed è subito diventata un caso mediatico

La bottiglia di acqua Evian personalizzata da Chiara Ferragni in vendita a 8 euro ha scatenato le polemiche sui social. Nonostante infatti la limited edition nata dalla collaborazione tra l’influencer e il brand francese sia in commercio da un anno, solo qualche giorno fa ha iniziato a circolare sui social una foto della bottiglia da 75cl di Evian by Chiara Ferragni con ben in vista il cartellino del prezzo (8€, appunto), ed è subito diventata un caso mediatico. Nel giro di qualche ora Twitter è stato invaso dai post di migliaia di utenti che commentavano scandalizzati la foto della bottiglia con l’occhio dalle lunghe ciglia, simbolo del brand della Ferragni, tanto che sulla questione è intervenuta la stessa fashion blogger che, con l’ironia che la contraddistingue, ha condiviso su Instagram un meme creato dal sito Trash Italiano nel quale sembra che l’acqua in questione sia creata con le sue lacrime.

Anche il marito Fedez è intervenuto, rivolgendosi direttamente ai suoi followers: “Per tutti gli indignati, volevo dirvi che l’acqua Evian costa già tanto di per sé, tutte le collaborazioni con Evian costano così, e indovinate? Il prezzo non lo decide Chiara ma l’azienda!”. Prima di Chiara Ferragni infatti, Evian aveva già scelto come testimonial personalità del calibro di Kenzo, Alexander Wang, Paul Smith, Elie Saab, Christian Lacroix (il primo ad inaugurare la linea limited edition nel 2008) e Jean Paul Gaultier. In questi anni, tutte le “loro” bottiglie, dal design iconico, sono sempre state vendute al prezzo di 8 euro, eccezion fatta per quelle firmate da Gaultier, che hanno sfiorato i 14 dollari l’una, e il loro costo non ha mai suscitato polemiche prima d’ora. Anzi, queste bottiglie sono diventate dei veri e propri oggetti da culto dal momento che si possono acquistare solo in pochissimi (ed esclusivissimi) rivenditori.

Quindi, otto euro è un prezzo molto alto per una bottiglietta d’acqua? Assolutamente sì. Dobbiamo gridare allo scandalo? Ci sono alcuni fattori da considerare. Come prima cosa infatti, bisogna tenere presente che Evian, assieme a Voss e Fiji, è storicamente tra i top brand delle acque minerali di lusso a livello mondiale, apprezzatissimo dalle star di Hollywood e dai personaggi più illustri (anche la scrittrice Agatha Christie lo citò nel suo libro “Assassinio sull’Orient Express”) e quindi, come tale, ha già in partenza un prezzo piuttosto elevato. Non solo, negli ultimi anni il segmento delle acque “premium” si è conquistato una fetta di mercato sempre più consistente all’interno del settore dei beni di lusso. Secondo un rapporto di Zenith International infatti, il mercato globale delle acque di lusso incide per oltre il 12% sul totale del mercato mondiale delle acque confezionate, con un giro d’affari che si attesta intorno ai 15 miliardi di dollari all’anno. A trainare questo segmento, oltre agli Stati Uniti, sono ovviamente i mercati asiatici, dove l’aumento dei super ricchi insieme con una scarsa qualità dell’acqua potabile in circolazione hanno fatto aumentare il fascino e il consumo delle acque di lusso. E proprio a questi Paesi guardano le limited edition di Evian, tra cui appunto quella firmata da Chiara Ferragni: è all’Asia, e alla Cina soprattutto, che l’influencer cremonese guarda con la sua linea di moda Chiara Ferragni Collection ed è sempre lì che Evian ha distribuisce maggiormente la sua acqua.

A tutto questo si aggiunge poi il fatto che il far “vestire” le bottiglie da grandi stilisti è una delle pratiche marketing più utilizzate dall’industria del beverage. Vi ricordate quelle disegnate da Donatella Versace o Roberto Cavalli per l’amaro Disaronno? Per non parlare di marchi come Absolut, Belvedere, Dom Pérignon (vi ricordate le etichette fluo?) e Moet (e la bottiglia tempestata di Swarovski?) che ne inventano di ogni per impreziosire e rendere accattivanti le proprie bottiglie, acquistate a caro prezzo anche dai giovanissimi nelle discoteche. Ma anche un brand più “pop” come Coca-Cola aveva lanciato per il Natale del 2009 una limited edition della Coca Light firmata da Moschino, Cavalli, Trussardi, Ferré e altri ancora. Inutile dire che molte di queste bottiglie “griffate” sono diventate con il passare degli anni l’oggetto del desiderio dei collezionisti, disposti a pagarle a caro prezzo nei mercatini o in Rete.

Insomma, la cosa veramente degna di nota di questa vicenda è che nonostante, o forse proprio grazie a tutto questo polverone mediatico, nel giro di poche ore le bottiglie di Evian by Chiara Ferragni sono andate tutte esaurite proprio qui, in Italia: qualche rivenditore ne ha approfittato addirittura per fare delle offerte speciali, con 12 bottiglie a “soli”, si fa per dire, 72€. E pensare che il nostro Paese non era certo tra i mercati di riferimento per Evian. Anzi.