Scienza

Via Lattea, scoperta una rarissima stella messaggera dell’Universo primordiale

La sua particolare composizione, povera di metalli e quasi totalmente priva di carbonio, mette in discussione le attuali conoscenze sul modo in cui si sono formati i primi astri

Scoperta una rarissima stella messaggera dell’Universo primordiale, tra le più antiche mai osservate nella nostra galassia: la sua particolare composizione, povera di metalli e quasi totalmente priva di carbonio, mette in discussione le attuali conoscenze sul modo in cui si sono formati i primi astri. La scoperta, pubblicata in agosto sulla rivista Monthly Notices della Royal Astronomical Society, arriva grazie al progetto internazionale Pristine, guidato dall’Istituto Leibniz per l’astrofisica di Potsdam e dall’Università di Strasburgo, che va in cerca delle stelle più antiche della Via Lattea per capire l’Universo ai suoi albori.

Chiamata Pristine 221, la stella è tra le dieci più povere di metalli della nostra galassia ed è solo la seconda mai scoperta ad essere quasi del tutto priva di carbonio. “Gli scienziati hanno sempre pensato che il carbonio fosse un elemento necessario nella formazione stellare, perché raffredda e frammenta le nubi di gas nelle quali nascono”, spiega Pascale Jablonka del Politecnico federale di Losanna, uno degli autori dello studio, “ma ora abbiamo due esempi di stelle povere di carbonio e quindi i modelli andranno rivisti”.

I ricercatori guidati da Else Starkenburg hanno utilizzato il Telescopio Canada-Francia-Hawaii, dell’osservatorio di Mauna Kea alle Hawaii, per effettuare una prima selezione delle migliori candidate che mostravano la giusta composizione. Successivamente si sono avvalsi dei telescopi del Gruppo Isaac Newton, alle Canarie, e dello European Southern Observatory in Cile, per analizzare le stelle nel dettaglio. “Si tratta di una scoperta molto importante”, commenta Jablonka, “che mette in discussione quello che sappiamo dell’Universo primordiale e delle prime stelle”.

L’abstract su Monthly Notices della Royal Astronomical Society